Il giorno dopo è quello della consapevolezza, ma il sentimento che prevale a Ischia è ancora quello dell’incredulità. Stati d’animo accompagnati da una certezza ormai chiara dalla dinamica e dall’evoluzione degli eventi: la strage di Forio, in località Cuotto, non è frutto di un momento d’impeto quanto piuttosto di una «missione mortale» pianificata fin nei minimi dettagli e senza lasciare nulla al caso.
Un piano, quello ideato da Antonio Luongo, 71enne ex operatore ecologico in pensione, che ha sconvolto la tranquillità di un assolato pomeriggio sull’isola verde.
Sparatoria ad Ischia, la ricostruzione delle ultime ore. Il sindaco: «Comunità scossa»