Alla sua seconda stagione in Moto2, il brasiliano è partito un po’ più in sordina di quanto ci si potesse aspettare da chi, sulla carta, aveva tutte le carte in regola per lottare per il titolo nella categoria intermedia. Tuttavia, dopo aver superato quel periodo di dubbi, Diogo Moreira si è acclimatato nel Team Italtrans, una delle strutture più affidabili del campionato, e la versione migliore del giovane è emersa con forza.
Lo slancio è così forte che lo porterà fino alla MotoGP nella prossima stagione, e vedremo se sarà un campione del mondo. Domenica scorsa, al Red Bull Ring, il pilota paulista ha conquistato la sua seconda vittoria stagionale, in un risultato che, unito alla caduta del leader Manu Gonzalez– ritiratosi per un guasto – ed al decimo posto di Aron Canet, lo pone a 35 punti dalla testa della classifica a nove Gran Premi dalla fine.
La minacciata partenza di Jorge Martin dall’Aprilia ha provocato una scossa nel mercato, che alla fine si è risolta in un nulla di fatto, dopo che il passaggio del campione del mondo alla Honda è stato bloccato. Allo stato attuale, solo Yamaha e Honda hanno posti disponibili in una delle loro squadre per il 2026. E Moreira ha offerte da entrambe.
Il numero 10 è molto ricercato per una serie di motivi. Il più importante è la sua velocità. A questo si unisce perfettamente la sua nazionalità brasiliana, in un momento chiave per l’espansione del Campionato del Mondo, che tornerà in Brasile l’anno prossimo. “Se salgo in MotoGP è perché sto facendo bene; la bandiera non conta. Sarà perché ho il gas a mille, non per la bandiera”, ha insistito Moreira, subito dopo la gara in Austria, nella quale ha dominato quasi dall’inizio alla fine. “In questi giorni mi siederò con il mio agente (Diego Silvente) ed il mio entourage, e vedremo quali opzioni ci sono”, ha aggiunto il pilota del Team Italtrans.
Diogo Moreira, Squadra corse Italtrans
Foto di: Red Bull Content Pool
L’alternativa più logica per lui è quella di unirsi al team satellite della Yamaha , il Prima Pramac Racing, nel quale farebbe coppia con Toprak Razgatlioglu, un altro esordiente in MotoGP. Nonostante gli scarsi risultati di Alex Rins, compagno di squadra di Fabio Quartararo nel team ufficiale, è improbabile che la Casa giapponese interrompa il contratto che lega lo spagnolo fino alla fine del 2026. Se prendiamo questo dato come riferimento, oltre al sostegno che la Yamaha ha dimostrato pubblicamente nei confronti di Rins, tutto sembra indicare che Pramac sarebbe la destinazione ideale per Moreira se decidesse di unirsi alla Casa di Iwata.
Una situazione analoga si riscontrerebbe alla Honda, dove Joan Mir ha ancora un anno di contratto e dove Luca Marini ha già firmato il suo prolungamento, in attesa di una conferma ufficiale. Con Johann Zarco accasato alla LCR – anche il suo rinnovo deve essere dato per scontato – l’anello debole è il suo compagno di squadra Somkiat Chantra, ancora assente e con un piede e mezzo fuori dalla MotoGP. HRC sta offrendo a Moreira quella moto, anche se l’incastro non è facile vista l’influenza dello sponsor Idemitsu, che preferirebbe un altro asiatico.
“Preferisco entrare in MotoGP in un team ufficiale, per via dei pezzi che si ottengono e così via. Ma la cosa importante è firmare un contratto lungo, per diversi anni, in modo da non avere pressioni. Per quanto mi riguarda, ora è il momento di spingere al massimo in pista”, ha concluso Moreira.
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