Sono rientrati in Texas i più di 50 deputati locali del Partito Democratico che il 3 agosto avevano lasciato lo stato per bloccare una proposta di legge di modifica dei confini delle circoscrizioni elettorali. La proposta di legge, una volta approvata, favorirebbe i Repubblicani alle elezioni della Camera dei rappresentanti federali. I nuovi collegi distribuirebbero i voti della popolazione in modo da dare ai Repubblicani la possibilità di ottenere cinque seggi in più di oggi (il Texas esprime 38 deputati alla Camera, di cui al momento 25 sono Repubblicani).

L’assenza dei deputati Democratici finora ha impedito l’approvazione della legge perché impediva il raggiungimento del quorum di 100 su 150 della Camera statale, necessario per procedere con la votazione. I deputati Democratici in Texas sono 62.

I deputati avevano deciso di uscire dai confini dello stato perché qualora vi fossero rimasti i Repubblicani avrebbero potuto provare a rintracciarli e chiedere alla polizia di portarli fisicamente in aula (successe per esempio nel 2003). Negli Stati Uniti la polizia ha competenza all’interno dello stato, e non può quindi agire quando una persona si trova in uno stato diverso.

La loro assenza non ha prodotto grossi risultati in Texas: ha impedito al parlamento statale di procedere alla votazione durante la prima sessione speciale, convocata dal governatore Greg Abbott, Repubblicano, il quale però ora potrà convocarne un’altra, come aveva promesso. Intanto però la protesta ha fatto discutere dei confini dei collegi elettorali a livello nazionale e lunedì la Camera statale della California voterà per procedere a una modifica dei confini dei collegi elettorali che invece favorisca i Democratici, per controbilanciare le modifiche attese in Texas.

Modificare i confini dei collegi elettorali è un processo noto come “redistricting”, piuttosto comune negli Stati Uniti ma anche molto discusso perché spesso viene sfruttato dai partiti di maggioranza per favorire i propri candidati (quando le modifiche vengono fatte con fini apertamente strumentali, si parla di gerrymandering).