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Ancora brutte notizie per i dipendenti italiani di Stellantis. La nuova apertura non interessa i nostri stabilimenti.
Fra il nostro Paese e il Gruppo che ingloba al suo interno diversi marchi automobilistici prestigiosi, tra cui molti italiani, non è ancora scoccata la scintilla. Fiat, Alfa Romeo, Maserati, Lancia e Abarth hanno fatto la storia del settore automobilistico nostrano ma, ora, sotto l’egida di Stellantis sembrano proprio pensare poco ai loro dipendenti che operano all’interno della penisola. Delocalizzazione e interessi internazionali, in connubio con mancati accordi col nostro governo, stanno portando sofferenza all’interno dei nostri stabilimenti e a farne le spese sono in special modo operai e vari dipendenti.
Stellantis – Reportmotori.it
Proprio per questo motivo, l’interesse da parte dei nostri connazionali verso le dinamiche che sta affrontando Stellantis è sempre molto alto. Durante gli ultimi anni, poi, la sofferenza dovuta alla crisi del settore automobilistico internazionale ha posto le scelte dirigenziali sotto massima osservazione.
Questa volta, la decisione di effettuare una nuova apertura, ma non in Italia, ha portato a molto scontento, specie nell’opinione pubblica nazionale. L’approdo del nuovo CEO italiano, Antonio Filosa, al posto di Carlos Tavares, poi, aveva fatto ben sperare i molti dipendenti di Stellantis. Tuttavia, la situazione non sembra cambiare di molto nel nostro Paese e il nuovo Centro Smontaggio veicoli che è stato inaugurato in Brasile ne è una delle prove lampanti.
Stellantis, la notizia che gli operai italiani non volevano sentire
Il primo Centro Smontaggio veicoli al mondo di Stellantis è situato a Mirafiori e in molti avrebbero potuto pensare che il secondo sarebbe potuto esser aperto ancora in Italia. La decisione di aprirlo a San Paolo, invece, deriva dalla necessità di seguire il progetto di Economia Circolare lanciato da Stellantis.
Stellantis, la notizia che gli operai italiani non volevano sentire (Ansa) – Reportmotori.it
Inoltre, il Gruppo è il primo costruttore automobilistico a farlo in tutto il Sud America. In pratica, all’interno di questo Centro Smontaggio veicoli si effettuerà lo smontaggio di tutti quei mezzi danneggiati o fuori uso. L’iniziativa è dedita a prolungare la vita a tutte quelle componenti riutilizzabili, così da ridurre l’impatto sull’ambiente e promuovere una tipologia di consumo che sia sostenibile.
All’interno di questo nuovo centro si stima che verranno smontati circa 8.000 veicoli ogni anno. L’investimento complessivo da parte di Stellantis è di circa 13 milioni di reais (474 mila euro). Inoltre, l’iniziativa darà vita a 150 nuovi posti di lavoro. A parlare di questa novità è stato Paulo Solti, il vicepresidente di Parts and Services del Sud America. “Il 100% dei materiali che provengono dai veicoli smontati viene processato correttamente”, ha affermato in una recente intervista (Fonte: Formulapassion.it). “Ogni cosa viene riutilizzata, a partire dai liquidi, fino ad arrivare alle materie prime”, ha infine concluso.
Michelangelo Loriga, esperto di Storia, politica (italiana e internazionale) e letteratura; appassionato di arte, sport e motori. Laureato in Scienze storiche del territorio e per la cooperazione internazionale all’Università di Roma Tre.