Sospensione Ferrari, un lavoro che può tornare utile
Quando la Ferrari ha introdotto la nuova sospensione posteriore, peraltro in un weekend Sprint, in molti (e tra questi c’è stato Lewis Hamilton) hanno criticato il ritardo degli aggiornamenti. È stata però una miglioria che, lavorando in sinergia con il nuovo fondo portato in Austria, rispondeva alle difficoltà emerse già a Melbourne, quando la Ferrari si è resa conto che la SF-25 aveva un enorme problema nella gestione delle altezze da terra.
Ad aumentare lo scetticismo sulla nuova sospensione hanno contribuito due aspetti: anzitutto il campionato è dominato dalla McLaren (e per la Ferrari sarà praticamente impossibile puntare a qualcosa di più di una vittoria di tappa); inoltre, la Formula 1 è alle porte di un ciclo tecnico rivoluzionario, dunque sforzarsi a rattoppare la stagione potrebbe essere deleterio in ottica 2026. Il lavoro sulle sospensioni, tuttavia, può tornare utile anche per il prossimo anno, come ha spiegato il team principal Frederic Vasseur.
Le parole di Vasseur
“Stiamo tutti lavorando sodo per capire cosa potremo trasferire al 2026. Tra questi elementi ci sono le sospensioni e il sistema frenante. Solo l’aerodinamica non potrà essere trasferita. Non è un caso che quest’anno molte squadre abbiano investito sulle sospensioni: lo hanno fatto, oltre a noi, anche McLaren e Mercedes. Tutto ciò che impariamo ora potrà essere un vantaggio l’anno prossimo“, queste le parole del francese ad Auto Motor und Sport.
Il team principal della casa di Maranello ha giudicato anche l’efficacia della nuova sospensione nell’immediato presente: “Per noi è un passo avanti, avrei voluto farlo prima. Tuttavia, cambiamenti così importanti a metà stagione non sono mai efficienti come quelli pianificati fin dall’inizio. Il prezzo da pagare è un peso maggiore, perdite aerodinamiche e cambiamenti nella dinamica di guida. Abbiamo costruito la nostra vettura per un altro tipo di sospensioni. Quando l’abbiamo portata a Spa, ero nervoso, era un weekend Sprint. Con il tempo limitato a disposizione, devi provare tutte le mescole di pneumatici e non rimane molto tempo per mettere a punto il telaio. Alla fine ha funzionato abbastanza bene, abbiamo usato la Sprint come test“.