La storia di Alberto Tomba, il più grande sciatore italiano di sempre, torna a rivivere in un nuovo libro edito da 66thand2nd. Con La Bomba. Lo spettacolo di Alberto Tomba (204 pagine, 18 euro), il giornalista e scrittore Giuseppe Pastore ripercorre le imprese, le contraddizioni e l’impatto di un campione che ha segnato non solo lo sport, ma anche la cultura popolare italiana tra gli anni Ottanta e Novanta.

Un atleta diventato leggenda

Tomba non fu soltanto un fuoriclasse dello slalom e del gigante, discipline in cui ha conquistato cinque medaglie olimpiche e una Coppa del Mondo assoluta. Fu un fenomeno mediatico, capace di portare lo sci nelle case di milioni di italiani e di trasformarlo in spettacolo di massa. Le sue vittorie erano seguite come eventi nazionali, al punto da far slittare persino la finale del Festival di Sanremo pur di trasmettere in diretta le sue discese.

Il ragazzo di città che scosse le montagne

In un mondo di campioni silenziosi e montanari, arrivò un ragazzo di Bologna con i capelli neri e lo spirito ribelle. Con lui non c’erano soltanto medaglie e trionfi, ma anche soprannomi ironici e polemici: “Grease” per l’attenzione ai capelli, “Slittone d’oro” per il fisico imponente, fino al controverso “Africano”, segno dei pregiudizi che aleggiavano in quegli anni. Ma la risposta di Tomba arrivava sempre tra i pali stretti, con distacchi che umiliavano gli avversari e accendevano l’entusiasmo di un Paese intero.

Il racconto di Pastore

Con il suo stile narrativo rapido e appassionato, Giuseppe Pastore tratteggia un ritratto che va oltre le statistiche e i risultati. Già autore di libri di successo su calcio e pallavolo, Pastore in queste pagine ricostruisce la parabola di un campione che ha cambiato lo sci e l’immaginario sportivo italiano.

Non solo cronaca di gare e vittorie, dunque, ma il racconto di un’epoca: quella in cui Alberto Tomba, con la sua allegria contagiosa e la sua sfrontatezza, riuscì a rendere lo sci una questione nazionale.

Un’eredità che resiste

A trent’anni di distanza dalle sue ultime imprese, il mito di Tomba resta intatto. Il libro di Pastore non è soltanto una biografia, ma un modo per restituire alla memoria collettiva l’energia di quegli anni e il carisma di un atleta che, come pochi altri, è riuscito a diventare più grande dello sport stesso.

Giuseppe Pastore è nato a Mola di Bari nel 1985. Giornalista professionista, visceralmente appassionato di sport, cinema e storie, scrive per «Cronache di spogliatoio», oltre che per «Il Foglio», «Rivista Undici», «Ultimo Uomo». Con 66thand2nd ha pubblicato La squadra che sogna. Storia dell’Italia di Julio Velasco (2020, 2024), Il Milan col sole in tasca. Gli anni 1986-1994 (2022, 2024), Ma che Coppa abbiamo noi. La maledizione europea della Juventus (2023) e Kolossal Milan. Gli anni 2001-2009 (2024).