BASKET SERIE A
Il netto successo in casa con Scafati ha lanciato il rush finale: a portata quota 22 vittorie e il secondo posto in regular season
In modo più netto e più comodo di quanto dica l’86-72 a referto, la Germani ha iniziato stracciando Scafati il rush finale verso i play-off. Dopo il calendario da incubo affrontato da metà marzo a metà aprile, con le vittorie di Trento e in casa contro la Reyer a fare da altro lato della medaglia rispetto ai ko con Milano, Trapani e Bologna, Brescia può tirare un po’ il fiato in previsione di un ultimo scorcio di stagione che farà da preludio alla post-season (il 17-18 maggio).
Missione compiuta
Contro Scafati il pronostico, al netto degli acciacchi delle ore pre-gara di Demetre Rivers e di Momo Ndour, pendeva tutto dalla parte della Leonessa, che oltre ad avere l’obbligo di vincere, doveva limitare i danni e preservare le energie. Missione compiuta, al netto di una serata no al tiro pesante per entrambe le squadre: 25% (6/24) dei padroni di casa, con Ivanovic (1/7) e Rivers (1/6) decisamente sotto la media, al quale Scafati ha risposto con un migliore (ma non troppo) 27,3% (6/22). Ma al di là dello sciopero dei cecchini, la Germani ha dominato in lungo e in largo, dando fondo all’ennesima, superba prova corale.
Un altro acuto d’autore
Brescia ha il merito di non scomporsi mai, giocando in modo serio anche nei momenti in cui la partita sembrerebbe già in ghiaccio. Prestazione importante soprattutto per la second squad/unit: Jason Burnell e Chris Dowe sono imprescindibili per la «Poeta ball», mentre David Cournooh e Joseph Mobio continuano a crescere di colpi, di giornata in giornata. E se Cournooh ha abituato un po’ tutti a prove di grande spessore, la prestazione di Mobio è un piccolo unicum che si spera possa ripetersi molto presto (6 punti in 9 minuti, 3/3 da 2, con 2 schiacciate, 1 stoppata e 1 palla recuperata in 9’). Non a caso il numero 21 della Germani è finito di diritto nella top ten degli highlights di Lba grazie alla schiacciata in contropiede che ha fatto saltare in piedi tutto il PalaLeonessa: un ottimo segnale sia per lui che per Brescia.
Il rush finale
E adesso inizia il rush finale della Germani, che dopo il successo con Scafati se la vedrà domenica alle 18.15 con Reggio Emilia: biancazzurri e biancorossi dopo l’ultimo turno sono entrati a braccetto nell’elenco delle sei squadre (su otto) già qualificate ai play-off e il banco di prova rappresentato dai ragazzi di coach Priftis è un test decisamente più probante di quello superato con Scafati. Brescia però non può e non deve temere nessuno. Reggio Emilia e Treviso in casa, Sassari in terra sarda: il finale di stagione è decisamente alla portata di una squadra che ha la possibilità di chiudere la stagione regolare con un doppio record: 22 vittorie a referto e secondo posto assoluto (la Germani ha chiuso con 21 successi nel 2021-2022 e nel 2023-2024 con Alessandro Magro in panchina, classificandosi terza, e con 20 nella stagione 2017-2018, la seconda in Serie A con Andrea Diana in qualità di head coach).
Il modus operandi non cambia
Nella testa di Peppe Poeta il modus operandi non cambia: sempre una partita alla volta, a iniziare da quella di domenica prossima. Ma dare uno sguardo a calendari, combinazioni e ipotesi di vario genere adesso è un dovere. E come ha detto dopo la quarta sirena sabato sera Miro Bilan, la Pallacanestro Brescia ha un obiettivo: «Mancano tre partite alla fine della stagione, vogliamo a vincerle tutte».