di
Federico Murzio

Il brindisi di I-Clip con il sosia di 007. Costalonga: i provvedimenti contro i negozi di «cianfrusaglie» continuano a funzionare

Sul Ponte di Rialto in un certo qual modo il commercio brinda. È stato venduto un negozio, non accadeva da mezzo secolo o giù di lì. Ed è questo, forse, che attira più l’attenzione rispetto a ciò che i nuovi proprietari andranno a vendere. Il valore della compravendita appartiene alla discrezionalità che coinvolge i «grandi affari». Brindano anche coloro che hanno aperto un punto vendita di portafogli. Oggetti particolari nella foggia, che se ne compri due riesci a ricostruire l’immagine del Ponte di Rialto. L’inaugurazione ha unito più cose all’insegna della festa: alla nuova apertura ha partecipato anche il sosia di James Bond (nella versione inquieta offerta da Daniel Craig).

L’iniziativa, qui, spetta all’azienda tedesca I-Clip. Il processo che ha portato all’apertura «fisica» del negozio è controcorrente. «Il nostro punto di forza – spiegano i responsabili – risiede ed è sempre stato nel marketing online, con la maggior parte delle nostre vendite generate dal nostro negozio online e da Amazon». Ma «per rafforzare ulteriormente la nostra presenza sul mercato italiano abbiamo deciso di aprire quello che in gergo si chiama flagship store – affermano – Il ponte di Rialto è un luogo visitato ogni giorno da innumerevoli persone provenienti da tutto il mondo». Quindi «qui un’ampia varietà di culture, lingue e storie si fondano, rendendo questo negozio la cornice perfetta per il nostro marchio». Le novità arrivano sullo sfondo della lotta alla merce paccottiglia ingaggiata dall’amministrazione comunale. E la memoria, tanto per non andare distanti, ricorre a maggio, quando in Ruga degli Oresi in un colpo solo furono multate 29 attività su 30 controllate. E la statistica del totale dei verbali si impennò da zero a 41. Lo ricorda anche l’assessore veneziano al Commercio Sebastiano Costalonga.



















































 «Si confermato la bontà della battaglia contro la merce fake e la paccottiglia a favore del ritorno delle attività artigianali e di qualità – spiega Costalonga – Il problema è che ciò che stiamo notando riporta a una sorta di migrazione di questo tipo di commercio a Mestre, per esempio». Risale invece all’inizio del mese un primo bilancio del 2025 sull’attività anti-paccottiglia, con 10 provvedimenti di chiusura di esercizi di vicinato, la sospensione di ulteriori sei. Eppoi, tra gli altri, 9 interventi per abbattere il disturbo della quiete pubblica, sospensioni temporanee dell’attività commerciali anche per quindici giorni.

La politica dell’amministrazione sul commercio ha anche dei riverberi sugli affitti commerciali o sulle compravendite nelle zone più iconiche della città. Anche se, in tema di lotta alla paccotiglia «le differenze non sono così evidenti giacché qualcuno riesce a trovare sempre qualche escamotage per merce di quel genere». La voce è di Raffaele Dedemo, professionista nel campo immobiliare con interessi in queste zone centralissime. «La vendita di uno spazio commerciale al ponte di Rialto non avveniva da decenni, credo da almeno mezzo secolo – spiega Dedemo – Detto questo, sotto il profilo degli affitti, il mercato è stabile da tempo anche, per dire, nella Ruga degli Oresi». Insomma, se turnover c’è, è abbastanza veloce da non lasciare vetrine vuote o saracinesche abbassate per troppo tempo. E questo indipendentemente dalla battaglia contro ciò che è stata più volte definita concorrenza sleale. «Stiamo provando a considerare un intervento anche su quelle attività commerciali aperte prima dell’emanazione del provvedimento anti-paccottiglia. Vogliamo mettere il commercio nelle condizioni di fare un salto di qualità», conclude Costalonga.


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18 agosto 2025 ( modifica il 18 agosto 2025 | 17:55)