L’abuso della “posizione dominante” nel mercato delle colonnine di ricarica da parte di Enel X merita, per l’Antitrust, una sanzione da oltre 2 milioni di euro. Ma la società risponde di essere “convinta della legittimità della sua condotta”, ribattendo piuttosto che nell’istruttoria dell’Autorità per la concorrenza non sono stati presi in considerazione elementi dirimenti come “lo stato embrionale del settore”.
Andiamo con ordine. L’Antitrust ha comminato una sanzione di 2,3 milioni di euro a Enel X e alla controllata Enel X Way Italia per abuso di posizione dominante nel mercato delle colonnine di ricarica. In particolare, emerge nel bollettino dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, le società avrebbero posto in essere “una condotta di compressione dei margini, con possibili effetti escludenti degli operatori concorrenti nel mercato della fornitura dei servizi di ricarica agli utenti finali”. Comportamenti risalenti al periodo 2022-2023.
In particolare, per l’Autorità, “la condotta contestata consiste in un abuso escludente, in particolare nella forma di una compressione dei margini di concorrenti altrettanto efficienti, i cui effetti potenziali investono la struttura del mercato, potendo ostacolare lo sviluppo e il permanere di una concorrenza effettiva nella fornitura di servizi di ricarica elettrica alla clientela finale detentrice di un’auto elettrica, anche da parte di soggetti non integrati a monte nella gestione di infrastrutture di ricarica, nonché potendo ostacolare la connessa innovazione nel settore dei servizi connessi alla mobilità elettrica”. In sostanza, tenuto anche conto che “la notorietà e la rilevanza economica del gruppo Enel sono indiscusse, nel settore della mobilità sostenibile come in tutta la filiera elettrica, a partire dal ruolo di incumbent nazionale ex monopolista dell’intero settore”, l’Antitrust ritiene che Enel abbia sfruttato le sue spalle larghe per impedire ad altri operatori di affermarsi sul mercato.
A stretto giro, la replica della società. “Prendendo atto dell’esito dell’istruttoria dell’AGCM per presunti comportamenti abusivi, Enel X ed Enel X Way Italia precisano di non condividere le conclusioni raggiunte, ritenendo che queste avrebbero dovuto tenere adeguatamente in considerazione lo stato embrionale del settore e le peculiarità del periodo interessato dal procedimento, con particolare riferimento all’aumento straordinario e imprevedibile dei prezzi dell’energia elettrica”.
“La mobilità elettrica – si legge in una nota – mantiene per le Società un’alta valenza strategica ai fini del raggiungimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione, come dimostrano gli importanti investimenti sostenuti in questi anni per dotare il Paese di un’adeguata rete infrastrutturale”. Enel X ed Enel X Way Italia restano convinte “della piena legittimità della condotta tenuta e sono confidenti di poter far valere le proprie ragioni nelle sedi opportune“.