Il colosso biotech australiano punta a risparmiare 500 milioni di dollari entro il 2028 nonostante profitti in crescita
MELBOURNE – CSL, terza azienda per capitalizzazione in Australia, ha annunciato un vasto piano di ristrutturazione che prevede il taglio fino a 3mila posti di lavoro in tutto il mondo e la separazione del ramo vaccini antinfluenzali, Seqirus, che sarà trasformato in una società indipendente quotata all’ASX.
L’annuncio è arrivato durante la presentazione dei risultati annuali: nel 2025 il gruppo ha registrato un utile netto di 4,6 miliardi di dollari australiani (+14%) e ricavi pari a 15,5 miliardi di dollari USA (+5%). Nonostante la crescita, il CEO Paul McKenzie ha sottolineato che l’azienda deve semplificare le proprie operazioni e adattarsi a un contesto farmaceutico globale “volatile e in costante evoluzione”.
Il piano di riduzione dei costi prevede tagli fino al 15% della forza lavoro nei prossimi tre anni e la chiusura di 22 centri plasma negli Stati Uniti entro i prossimi 12 mesi. L’obiettivo è risparmiare oltre 500 milioni di dollari entro l’anno fiscale 2028.
La scissione di Seqirus viene decisa in un momento complesso per le vaccinazioni antinfluenzali, con cali di somministrazioni in diversi Paesi. Tuttavia, McKenzie ha evidenziato segnali positivi, citando la recente raccomandazione universale dell’Advisory Committee on Immunisation Practices negli USA, che conferma la rilevanza del vaccino contro un virus che ha raggiunto il picco più alto degli ultimi 15 anni.
Sul fronte geopolitico, l’amministratore delegato ha minimizzato i rischi legati a possibili dazi farmaceutici ventilati dal presidente USA Donald Trump, ricordando che la maggior parte delle attività del gruppo è basata proprio negli Stati Uniti.
Agli azionisti, CSL distribuirà un dividendo finale di 1,62 dollari USA, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente.