Se Luca Vildoza, detto lo ’Sceriffo’, ha già cominciato a prendere possesso della città e del mondo Virtus, ci sono altri bianconeri pronti a presentarsi alla Porelli. Brucia le tappe, Luca, bruciano le tappe i compagni. In realtà è la nuova filosofia del club che non vuole farsi trovare impreparato.
Nella passata stagione – anche se a giugno è poi arrivato lo scudetto numero 17 – la squadra, per una serie di motivi, era stata assemblata all’ultimo minuto. Con sette annunci a raffica, in un solo giorno. Quest’anno no, Paolo Ronci il direttore generale ha avuto carta bianca e la possibilità di muoversi come più gli piace. Giocando d’anticipo. Magari sbagliando qualche scelta – ma sbagliamo tutti, sia chiaro – però costruendo un gruppo che, fin dai primi elementi e dalle prime indicazioni, ha dimostrato di avere un’identità ben precisa.
E allora, appunto, pezzo dopo pezzo la nuova Virtus, con sette inserimenti. Ce ne sarà un ottavo, che potrebbe arrivare nell’arco di un paio di giorni se Kai Jones, alla fine, dirà sì alle proposte bianconere, dopo aver perso il treno che avrebbe potuto portarlo a Miami, in maglia Heat, dove sicuramente, giocherà l’ex bianconero e nazionale Simone Fontecchio.
Gioca d’anticipo la Virtus: lo ’Sceriffo’ Vildoza è già in città, così come il tedesco Jallow. Oggi sono attesi due tra gli elementi più interessanti. Uno lo è per definizione. E non solo perché Carsen Edwards era stato nel mirino della Virtus e di Ronci già un anno fa. Ma perché Carsen, con la maglia Bayern sulle spalle, s’è portato a casa il titolo platonico, ma non troppo, di miglior marcatore di Eurolega. Scendere in campo, in Europa, con uno che potrebbe segnare venti punti a partita non è garanzia di successo. Ma quantomeno di giocare alla pari con chiunque. E avere un elemento che, nei finali punto a punto, non ha paura di prendersi certe responsabilità.
Carsen Edwards, oggi, ma non solo. Ci sarà Derrick Alston Junior. Viene dalla Spagna, il papà, Derrick Alston senior, è stato compagno di squadra a Valencia di Alessandro Abbio, il capitano del Grande Slam. Derrick è un quattro dalla mano educata: nelle intenzioni di Dusko Ivanovic servirà per allargare ulteriormente l’area. Oggi due arrivi. In attesa, eventualmente, dell’annuncio legato a Kai Jones.
Per la Virtus è il profilo più indicato. Il problema è la volontà del giocatore che, come tanti, è restio a lasciare la Nba. La Virtus ha presentato la proposta, concreta e allettante. Non ripeterà, però, la telenovela Procida. Se Kai dirà sì, dovrà farlo nell’arco di un paio di giorni. Diversamente la Virtus ringrazierà, prendendo strade diverse.