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Dallo Stato ebraico è filtrato il gelo: “Vogliono tornare a discutere di un accordo perché temono che invaderemo Gaza City”, ha rilevato il governo Netanyahu.

Il cordoglio per Marah

La sezione fiorentina dell’associazione Sinistra per Israele – Due popoli due Stati, con un comunicato diramato oggi, esprime “profondo cordoglio per la drammatica scomparsa di Marah Abu Zuhri, la ventenne palestinese evacuata dalla Striscia di Gaza con un volo umanitario del governo italiano e deceduta all’ospedale Cisanello di Pisa meno di 24 ore dopo il suo arrivo, lo scorso 15 agosto”.

“Nessuno probabilmente conoscerà mai le cause della morte di Marah, a cui i medici palestinesi avevano diagnosticato una leucemia che non è emersa dalle indagini fatte nell’ospedale pisano – prosegue l’associazione Sinistra per Israele – A quanto si apprende dai giornali, la paziente è arrivata a Pisa gravemente malnutrita, ma la professoressa Sara Galimberti, direttrice dell’Unità operativa di Ematologia presso cui la giovane è stata ricoverata d’urgenza, non ha escluso che potesse essere affetta da una “malattia mai diagnosticata” (ipotesi che non potrà essere né smentita, né confermata, visto che per volontà dei familiari l’autopsia non avrà luogo)”.

A Tel Aviv nuove proteste

Nuove proteste di attivisti e parenti degli ostaggi israeliani trattenuti nella Striscia di Gaza si sono registrate stamani a Tel Aviv. E’ stato brevemente bloccato, riportano i media israeliani, un tratto della Ayalon Highway, in direzione sud, per ribadire la richiesta di un accordo che porti al rilascio delle persone tenute prigioniere a Gaza e contestare i piani del governo israeliano per Gaza City. “La conquista di Gaza equivale a sacrificare gli ostaggi e i soldati”, è stato lo slogan della protesta. Secondo il giornale Haaretz, agenti di Polizia hanno interrotto l’iniziativa e “minacciato” di multare sette attivisti e un fotografo della testata per violazioni del codice della strada.

Media: 25 morti dall’alba

Gli attacchi dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 21 persone dall’alba. Tra le vittime, sei sono state uccise negli attacchi alle tende che ospitano gli sfollati a Khan Younis e quattro in un attacco a una tenda a Deir el-Balah. L’agenzia di stampa statale palestinese Wafa ha riferito che 10 persone, tra cui due bambini, sono state uccise a Deir el-Balah o nelle sue vicinanze. Ha aggiunto che due persone sono state uccise mentre attendevano aiuti nei pressi di Beit Lahiya, nel nord di Gaza, e che 53 di loro sono rimaste ferite.