Il Masters 1000 di Cincinnati si è concluso con il ritiro di Jannik Sinner che, dopo aver affrontato a fatica cinque game, ha alzato bandiera bianca permettendo così a Carlos Alcaraz di conquistare il titolo. In occasione dell’ultima puntata di Tennis Mania, trasmissione in onda sul canale YouTube di OA Sport, Massimiliano Ambesi ha analizzato quanto successo sul cemento statunitense, ponendo l’accento anche su una preoccupante deriva d’odio social.

In prima battuta, l’analista si è interrogato su cosa sia successo realmente al numero 1 del mondo: “Che cosa ha avuto Sinner alla fine? Qualcuno ha parlato di un problema gastrointestinale, io ho visto che ogni tanto tossiva, che aveva un ‘raspo’ alla gola. Quindi si presuppone che avesse un po’ di febbre. Quando si ha la febbre e si gioca a 32 gradi con un tasso di umidità il tuo percepito in termini di calo di temperatura è di dieci gradi di più. Sostanzialmente non sei in grado di fare nulla. Da questo si spiega il set; la situazione era pregressa, pare che Alcaraz ne fosse a conoscenza. Resta da valutare l’opportunità di scendere in campo. Ok, i tifosi, ok il pubblico pagante. Credo che il tema sia questo: le necessità legate allo show quanto possono influire sulle prestazioni di un torneo in cui ci sono stati otto ritiri sul campo, tra cui gente che è collassata? Se lo spettacolo offerto è quello di Cincinnati, con queste situazioni al limite, credo che ATP debba prendere in considerazione il fatto di rivedere i suoi piani. Non so se Cincinnati sia un posto sfigato, ma credo che qualcosa non vada. Bisognerà capire come portare avanti il calendario e giocare questi tornei con determinate condizioni. Qualcuno dirà che si è sempre giocato, ok, ma urge una riflessione”. 

La storica voce d Eurosport ha poi proseguito: “Le temperature si sono alzate in tempi recenti, è un dato di fatto. Anche questa è una valutazione da fare. Il fatto che questo posto non abbia un campo coperto è un handicap. Lo si chiede ad altri campi che organizzano tornei in primavera. Io credo che al di là di tutto una riflessione vada fatta. Il caso di Sinner è legato ad un malessere alla gola, all’aria condizionata,  a sudare anche quando non giochi ed avere costantemente la schiena bagnata. Basta poco per prendere quel mal di gola estivo che con oltre 30 gradi è letale. Io la voglio vedere così”.

Ambesi ha poi parlato della bella finale condotta da Jasmine Paolini, la quale ha ceduto il passo ad Iga Swiatek dopo una pregevole battaglia: “Swiatek al di là di qualche vuoto di sceneggiatura ha svoltato in un mese una stagione che sembrava catastrofica. Non è stato facile per lei gestire la positività inconsapevole e tutto quello che ne è derivato. Sicuramente ha patito tutto questo contorno negativo, ma la vittoria di Wimbledon e questa di Cincinnati hanno un grande valore. Lei è di un’altra caratura. Tuttavia l’ho sempre vista concentrata sul risultato, quindi mi sembra la classica personalità da ritiro precoce per sfinimento mentale. Il dubbio può essere questo, le fragilità emergono anche in questi momenti di auge. Poi è normale, tutti lo hanno. C’è da dire che Jasmine ha gestito bene il vantaggio, concedendo poche palle break. Credo abbia fatto una grande prestazione”.

Il giornalista ha poi parlato a lungo di un brutto episodio avvenuto sui suoi social nelle scorse ore: “Io devo chiedere scusa a Guido Monaco, che per primo ha capito del tifo malsano e da invasati che si è creato attorno a Sinner con una lunga schiera di personaggi. Io negli ultimi due giorni ho avuto la pagina Facebook invasa da assoluti disagiati, molti dei quali sopra i 60 anni, cosa che mi inquieta. Non so da dove arrivano, forse da gruppi o pagine in particolare: degli ignoranti che scrivono le stesse cose, sedicenti esperti totalmente estranei alla situazione lanciati in analisi di classifiche ranking o similari. Tre sono stati minacciati di querela e sono diventati agnellini. Uno di questi mi ha detto che gli sembravo uno dei tanti tifosi di Alcaraz e quindi mi ha attaccato. Ma ci rendiamo conto in che livelli siamo arrivati? Sono gli stessi disagiati che ti insultano, che fanno la stessa cosa con Barbara Rossi. Su X si nascondono tanti leoni da tastiera. È una situazione che ho toccato con mano. Da adesso per quanto mi riguarda è battaglia: ogni disagiato che mi scrive qualcosa che non va nella mia pagina si becca il querelone in automatico. Ieri uno mi ha attaccato perché secondo lui Sinner anche perdendo negli US Open sarebbe primo con un margine importante in classifica. Un altro mi ha detto: lei deve prendere una posizione, da i suoi post non si capisce come vede le cose. Le assicuro che leggerò quello che scriverà e farò le mia valutazioni. Fondamentalmente mi ha minacciato. Un altro mi ha detto che devo essere preso a cinghiate. Qui abbiamo totalmente sbroccato. Ho bloccato più di 400 persone, 300 di queste scrivevano le stesse cose letteralmente. Ignoranti, ma convinti di essere depositari della verità. Poi vedranno le classifiche e capiranno che nulla sanno di questi meccanismi. Si dovrebbe obbligare l’iscrizione social con codice fiscale e documenti, senza scomodare la famosa libertà di espressione“. 

Ambesi ha inoltre commentato velocemente la stagione di Alcaraz, fino in questo momento sontuosa:  “Tra primavera ed estate vince Montecarlo,  fa la finale a Barcellona, vince a Roma, poi Parigi, il Queen’s, è in finale a Wimbledon, vince a Cincinnati. Ha fatto una stagione clamorosa. I dubbi che c’erano ad inizio stagione li ha fugati, i risultati sono davanti agli occhi di tutti. Non è mancato poi un commento anche sulla strana situazione del doppio misto degli US Open, evento che sta generando non poche polemiche: “Le dinamiche del doppio misto non le ho chiare, ma è sotto gli occhi di tutti la valanga di forfait. Qual è il senso di avere un doppio misto subito dopo Cincinnati? È un’operazione commerciale di cui non si sentiva il bisogno. Musetti e Sonego hanno giocato una buona finale, saranno un’opzione un più in ottica Coppa Davis. Comunque sono tre finali e tre sconfitte, ma al di là dei risultati di ieri il bilancio resta positivo. Sinner dispiace ma se ne prende atto, ci sono queste situazioni nello sport. Sta diventando comunque un’abitudine vedere tanti italiani in finale. Per il resto invito alla moderazione riguarda a quanto avvenuto ieri. Stanno arrivando critiche esagerate a partire da quella in cui si dice che a differenza di Zverev non ha avuto il coraggio di finire la partita. Ne riparleremo a New York”. 

In ultimo il telecronista ha chiarito la situazione in ottica classifica ATP: “Molti non hanno capito che i punti che conquisti l’anno prima poi scadono. Cosa succederà è semplice: Sinner in coincidenza con New York scarterà 2000 punti, Alcaraz 50. Quindi nella classifica live (che diventa ufficiale solo il lunedì dopo la fine del torneo) avremo Alcaraz davanti a Sinner. Jannik per rimanere numero uno deve vincere gli US Open oppure arrivare più in fondo possibile nella speranza che Alcaraz esca prima. Cincinnati era ininfluente in ottica ranking in caso di Finale tra gli US Open tra loro due. Sinner rimarrà comunque in testa alla classifica fino alla fine di New York, poi vedremo passo dopo passo a seconda di come finisce il torneo, considerato che ci sono eventi dopo. Mi stupisce come molti non riescano a selezionare le fonti corrette”. 

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