Nella lunga intervista concessa alla testata tedesca Auto Motor und Sport, Frederic Vasseur non si è limitato a commentare la difficile situazione legata a Lewis Hamilton ma ha anche ammesso per la prima volta pubblicamente quello che potremmo considerare a tutti gli effetti il difetto più grave del progetto SF-25, ovvero l’eccessiva usura del plank in determinati contesti quando viene abbassata l’altezza da terra della vettura.

“McLaren eccelle nella gestione gomme, soprattutto in condizioni di grande caldo e di pista bagnata. Le squalifiche in Cina ci hanno un po’ scombussolato i piani. Abbiamo dovuto lasciare un margine di sicurezza con l’altezza da terra delle monoposto“, conferma il team principal della Ferrari ricordando l’episodio della clamorosa doppia squalifica a Shanghai.

“Come tutti sappiamo, queste monoposto sono estremamente sensibili in termini di altezza da terra. Ogni millimetro è una posizione sulla griglia. Se non si ha il pieno controllo dell’altezza della monoposto, ciò andrà a influire sulla competitività della stessa. Per risolvere il problema, si perde concentrazione su altre cose come la preparazione delle gomme in qualifica, i giri di riscaldamento e altre cose“, dichiara il manager francese.

“Nelle monoposto di oggi tutto ruota attorno alla stabilità aerodinamica. Negli ultimi due anni ci siamo concentrati molto di più sulla guidabilità e sulla prevedibilità che sulla pura deportanza. L’obiettivo era quello di eliminare le fluttuazioni della deportanza che si verificano quando le ruote girano, l’auto ha rollio o si inclina. Il passo più importante che abbiamo compiuto in questo senso dal 2023 in poi è stato a Monza lo scorso anno. È lì dove il pilota estrae il massimo dal pacchetto. Se non è sicuro di cosa fa la vettura, allora non sarà in grado di sfruttarla appieno“, le parole di Vasseur.