“A seguito del comunicato con cui Federconsumatori Parma – si legge in una nota – ha reso nota nei giorni scorsi la vicenda dei mancati rimborsi a numerosi clienti della palestra Level dopo l’improvviso trasferimento di quest’ultima da viale Rustici, l’avvocato della società ha scritto all’associazione di consumatori, dichiarando la disponibilità della società sportiva a risarcire gli utenti. Questa la risposta dell’associazione: “Gentile Avvocato, la scrivente Associazione intende riscontrare la Sua ritenendo di dover chiarire alcuni aspetti rilevanti. In primo luogo, la email che Lei asserisce di aver inviato all’indirizzo personale dell’avvocata Topolska non è mai pervenuta. Peraltro, sarebbe stato opportuno indirizzarla alla scrivente Associazione, dato che non sussisteva alcun rapporto di mandato professionale, atteso che gli utenti si sono rivolti a Federconsumatori di Parma. 

Ciò detto, in ogni caso, non è stato inoltrato il messaggio originario inviato, quindi, non vi è alcuna prova dell’avvenuto effettivo invio della missiva, peraltro, che giunge in riscontro a dei reclami di mesi fa e risulta, quanto mai, tardiva. Pertanto, quanto riportato nel nostro comunicato stampa corrisponde pienamente al vero. Non sono rilevabili elementi diffamatori di alcun genere, considerato che siamo stati destinatari di numerose segnalazioni di clienti insoddisfatti esattamente per le ragioni da noi indicate. Questi sono fatti. Fino alla Sua pec del 7 agosto scorso, nessuna proposta di rimborso è pervenuta nè alla nostra Associazione e nemmeno direttamente ai clienti che avevano reclamato alla direzione della SSD, evidentemente il Suo assistito si è dimenticato di informare i destinatari della disponibilità di una proroga dell’abbonamento per due mesi. Presa visione della Sua missiva – stranamente priva di intestazione e dei Suoi dati di contatto – asseritamente datata 06 giugno 2025, se ne contesta integralmente il contenuto, precisando che le condizioni generali di contratto non sono state rese chiaramente conoscibili da parte dei sottoscrittori del modulo di iscrizione, pertanto, tutti i reclamanti sono pronti a smentire quanto da Lei riportato, anche dinanzi all’Autorità giudiziaria. Tuttavia, l’obiettivo principale della scrivente Associazione è quello di tentare una conciliazione e consentire la soddisfazione dei clienti insoddisfatti. Attualmente sono pervenute numerose chiamate per ulteriori segnalazioni (sintomatico che evidentemente la presunta disponibilità della SSD Sua assistita non è stata poi così lampante come vorrebbe sostenere), quindi ci riserviamo di predisporre un dettagliato elenco dei nominativi dei clienti che si sono rivolti alla nostra associazione con le relative richieste di rimborso, al termine della chiusura estiva, al fine di pervenire all’auspicabile bonaria definizione della vertenza”