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Una Lancia in chiave supercar, taglio da Bugatti e richiami di famiglia: suggestione forte, progetto digitale, voglia di rinascita.
All’apparenza è solo l’ennesimo esercizio di stile comparso sui social. In realtà, dietro queste immagini, c’è un’idea chiara: riportare al centro del discorso due marchi che oggi vivono di crossover e prudenza, immaginandoli di nuovo ambiziosi, sportivi, iconici.
Spunta una nuova Lancia in versione Bugatti (Instagram car.design.trends) reportmotori.it
Lancia, in particolare, compressa da strategie di gruppo complesse e da una gamma ridotta, qui si prende la scena con una spider gran turismo a cielo aperto, linee tese e proporzioni importanti. Eleganza classica, tecnologia moderna, un DNA che guarda alle Flaminia e alle Aurelia reinterpretato con taglio contemporaneo. Un po’ di storia e un po’ di futuro, un un equilibrio di rara maestria.
Lancia supercar: la suggestione che accende il marchio
L’idea della “Lancia in versione Bugatti” nasce dal lavoro del designer Richard Svec: un gran turismo ibrido o elettrico, aperto, con carreggiate larghe, superfici nette e un linguaggio formale che pesca dall’heritage senza scivolare nella nostalgia.
Lancia supercar (Instagram car.design.trends) reportmotori.it
Il riferimento alle storiche Flaminia e Aurelia Spider è esplicito: lusso sobrio, guida en plein air, immagine di classe che oggi potrebbe funzionare come halo car, capace di dare luce alla gamma e, di riflesso, alla Ypsilon, alla quale strizza l’occhio con dettagli di famiglia e un frontale che immagina la nuova firma del marchio. Un tocco di teatralità che servirebbe a Stellantis per rimettere Lancia al centro, dopo anni di direzioni incerte e marchi in cerca di identità.
Un esercizio di stile fine a se stesso? Non questa volta: il lavoro del designer punta alla riscoperta dei volari veri di un brand che il mondo ancora invidia, ma che le vicende aziendali e di gruppo hganno portato col tempo ad appannarsi un po’. Forse non basterà un render, per quanto audace. Ma il lavoro di Svec testimonia della vitalità del brand, in termini di immagine.
La domanda di fondo è la solita: possono diventare realtà? Oggi, difficile. Lancia, dentro un conglomerato complesso, deve scegliere priorità e fare i conti con volumi, investimenti e roadmap industriali. Ma il senso di questi render sta altrove: costruire un ponte tra memoria ed emozione, offrire un’immagine forte capace di trainare percezione e aspirazione. In attesa di mosse concrete, una supercar con accenti Bugatti e richiami Ypsilon tiene accesa la miccia giusta: quella del desiderio, la più potente quando si parla di marchi con storia e carattere.