TRENTO. Ottime performance nell’area ospedaliera e il Trentino si conferma ai vertici in quella distrettuale. Questo quanto emerge nel rapporto 2023, curato dal Servizio sanitario nazionale del Ministero della salute attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia (Nsg) – strumento che consente di verificare che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza – conferma infatti l’impegno e l’efficacia del sistema sanitario trentino nel garantire, qualità, appropriatezza e uniformità delle prestazioni.

 

Lo strumento, nello specifico, si basa su 88 indicatori che spaziano dalla prevenzione collettiva fino all’assistenza ospedaliera, con il sottoinsieme di indicatori che è utilizzato per dare una valutazione con un punteggio di 60 come soglia minima per la sufficienza.

 

Tornando al Trentino, nel 2023 la provincia si è distinta registrando un punteggio superiore a 60 in tutte le tre macro-aree quali – prevenzione, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera – collocandosi tra le Regioni e Province autonome con le migliori performance a livello nazionale. La relazione mette in evidenza, in particolare, il punteggio di 97 nell’area ospedaliera, il migliore tra le regioni italiane. Anche l’area della prevenzione ha raggiunto un punteggio di 98, il più alto insieme al Veneto e in miglioramento rispetto agli anni precedenti. L’area distrettuale, infine, ha mostrato un recupero con un punteggio di 83.

 

A commentare questi dati, intervistato da il Dolomiti, è il direttore generale di Apss di Trento Antonio Ferro che spiega: “Sono dati che mostrano un ottimo incremento dovuto al grande lavoro fatto da tutti i servizi della prevenzione, in particolare sulle vaccinazioni, dove registriamo tassi di copertura altissimi, con progetti innovativi come il progetto pilota sull’Hpv, per il quale ci guardano da tutta Italia, sull’eliminazione dei cancri e delle patologie legate al papilloma virus. Anche per quanto riguarda gli screening i tassi sono altissimi, e tutto ciò ci porta ad avere un punteggio altissimo pari solo a quello del Veneto”.

 

Nell’area distrettuale, invece, il Trentino resta ai vertici grazie agli ottimi indicatori forniti dalla rete di ospedali. Nello specifico Ferro sottolinea alcuni di questi: “Gli interventi sul tumore alla mammella, l’appropriatezza dei ricoveri ospedalieri e la parte legata ad ostetricia e ginecologia ci hanno permesso di ottenere 100 punti, per questo il nostro sistema di percorso nascita è il fiore all’occhiello della sanità trentina”.

 

Nonostante gli ottimi risultati, il direttore generale della Apss evidenzia alcuni miglioramenti già in programma: “Abbiamo un problema sui flussi informativi per gli eventi cardiovascolari che dovremmo sicuramente migliorare e la parte relativa al nostro sistema informatico ha la necessità di un grande miglioramento che si svilupperà nel corso di quest’anno e del prossimo, grazie anche al Pnrr”. 

 

Il direttore generale di Apss Antonio Ferro conclude rimarcando “il duro lavoro svolto finora da parte dell’intero sistema sanitario. Ringrazio i dipendenti e la parte amministrativa perché, se riusciamo ad arrivare a questi livelli è grazie a tutto l’apparato di sostegno che riesce a far sì che, poi, la parte sanitaria raggiunga questi importanti target. Quindi complessivamente, nonostante le difficoltà, penso che questi dati certifichino l’ottima qualità della sanità trentina”. La relazione completa è disponibile sul portale del Ministero della Salute: www.salute.gov.it