Bologna, 19 agosto 2025 – Una nuova elettronica, per ragioni di sicurezza, ma già con le prime critiche. L’idea è ridurre gli highside, sempre molto pericolosi, ma così facendo la guida delle moto passa più dagli ingegneri che dai piloti. In Austria c’è stata l’introduzione della centralina unica Marelli per la stabilizzazione elettronica del posteriore, un meccanismo che evita certamente cadute pericolose ma che dall’altro permette ai piloti di accelerare come e quando vogliono, appiattendo il divario di talento tra l’uno e l’altro. Tra i più critici Casey Stoner, che ha vissuto epoche di Moto gp contro campionissimi (Rossi e Lorenzo su tutti) e con meno aiuti elettronici di ora. Il rischio? Commettere gli errori della Formula 1 che a un certo punto ha perso spettacolarità e pubblico.

Stoner: “Stiamo trasformando gli ingegneri in campioni”

Se in pista Marc Marquez sta dominando, forte della moto migliore e del migliore talento nel polso destro, dietro le quinte si parla e si disquisisce dell’importanza sempre più rilevante dell’elettronica nella Moto gp. La radicalizzazione della tecnologia ha avuto una impennata negli ultimi anni tra alette aerodinamiche e abbassatori, ma dal gp d’Austria è arrivata anche una nuova centralina elettronica per gestire il posteriore ed evitare highside. Critico Casey Stoner, che vede un motomondiale in mano agli ingegneri più che ai piloti. “C’è il rischio di trasformare gli ingegneri in campioni e non i piloti. Stiamo entrando in una fase in cui si rischia di ripetere gli errori della Formula 1”, il pensiero dell’australiano ad Autosport, come si legge su Formulapassion. Insomma, troppa elettronica, troppa tecnologia a togliere il peso specifico del talento del pilota: “Ho parlato con i piloti e puoi andare sull’acceleratore senza che succeda nulla – ancora Stoner – Praticamente con 300 cavalli puoi aprire il gas senza problemi, quindi oggi abbiamo i migliori piloti che guidano le moto più facili del mondo”. Da qui il passo è breve. Meno spettacolo, meno interesse, il talento dei piloti meno in risalto rispetto alla qualità dell’elettronica: “Oggi praticamente c’è solo da frenare forte ed entrare in curva, tutte le altre abilità non contano più”, il duro commento di Stoner. Al posteriore, dunque, fa tutto l’elettronica e i piloti non devono gestire praticamente niente: “Se togli al pilota il controllo del posteriore togli anche il rischio e la paura di spingere troppo, di conseguenza tutti saranno concentrati sull’anteriore. Quando si spinge eccessivamente sul davanti si innescano cadute in cui si ritorna verso la pista e questo può portare a incidenti molto gravi. Inoltre, aumenterà la velocità massima in rettilineo e in staccata il margine di errore sarà minimo”. E sicuramente, questo incremento dell’elettronica e dell’aerodinamica non va certo a ridurre i costi di gestione e progettazione. Anzi. Stoner chiude secco: “Si cercava la via per ridurre i costi, ma l’aerodinamica è la cosa più costosa e mi pare che nessuno riesca a vedere i problemi che si innescano. Vedo solo passi nella direzione sbagliata”. Per ora, le uniche variazioni saranno nel 2027 con motori meno potenti, eliminazione degli abbassatori e limitazione dell’aerodinamica. Leggi anche – La Moto gp sbarca al Balaton Park: circuito e orari tv