Mirafiori? Ormai è in Marocco (e non da sola). Il Paese di re Mohammed VI ha superato l’Italia, anzi l’ha doppiata, come numero di auto prodotte. E la metà di queste sono di Stellantis. Che ha chiuso il martedì a Piazza Affari con un notevole +3,22. Ma è davvero così? Vediamolo insieme.
Nella giornata di martedì 19 agosto 2025 importanti siti di automotive italiani hanno riportato la notizia dello storico sorpasso: circa un milione di veicoli prodotti in Marocco contro appena 475mila in Italia. E il Marocco, di suo, ha in realtà solo due produttori: la “nazionalizzata” Neo Motors a Aïn El Aouda, con capacità produttiva di 5mila unità l’anno; e la Laraki che ne produce quattro, supercar esclusive su base dell’italiana Dallara.
Se il Marocco arriva – sulla carta – a quel milione è grazie all’Europa. Con Renault, con lo stabilimento Dacia a Tangeri, e con Stellantis. Renault ha una capacità produttiva fra 370mila e 500mila vetture. Stellantis ha di recente praticamente raddoppiato lo stabilimento di Kenitra (dove nascono Peugeot 208, Fiat Topolino, Citroen Ami, Opel Rocks e a breve arriveranno la Fiat Grande Panda anche Fastback e forse l’Alfa Romeo Junior) con un investimento da 1,2 miliardi: già adesso la capacità produttiva è di 400mila veicoli (e 350mila motori), l’obiettivo è superare il mezzo milione.
Dunque parliamo di capacità produttiva, che per l’Italia sarebbe nettamente superiore: ma è un dato di fatto che Kenitra al momento produce quanto i sei stabilimenti italiani di Stellantis. Tassazione ridotta, finanziamenti dello Stato (Mohammed VI crede molto nell’auto: si dice che ne possieda 7mila), gli stipendi degli operai che sono un sesto di quelli italiani: ecco le ragioni.
Di certo c’è che l’anno scorso il Marocco ha esportato, solo verso l’Europa, oltre 700mila veicoli, battendo anche la Cina come valore (1,7 miliardi). Dovremo metterci a esportare kebab (di carne piemontese, of course)?