RONCADE (TREVISO) – «Ci sono dispiaciute le critiche ricevute, sia nei confronti di Dana come mamma, cosa inaccettabile, sia per la raccolta fondi che abbiamo avviato». A parlare sono le amiche di Danuta, la mamma del piccolo Carlo Panizzo, che hanno attivato, nelle ore immediatamente seguenti alla notizia della morte del bambino di 6 anni in mare a Cavallino Treporti, una raccolta fondi a favore della donna conosciuta in palestra e con la quale nell’ultimo anno hanno stretto un bel legame di amicizia. Raccolta sulla piattaforma Gofundme che è andata avanti e che a una settimana di distanza dalla tragedia ha superato i 30mila euro.
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Le critiche
«È stata un’iniziativa nata in poche ore, che ha avuto un grande riscontro e molte persone che l’hanno apprezzata e condivisa dicono le amiche – Ma anche tante critiche: dispiace che sia stata mal interpretata, all’inizio qualcuno pensava addirittura a una truffa, invece noi abbiamo fatto le cose con trasparenza, in buona fede». Via social e non solo sono state espresse osservazioni fuori luogo visto il momento delicato «quando sarebbe stato più opportuno capire la situazione e rimanere in silenzio».
La generosità
L’iniziativa era nata d’impeto, sull’onda dello sconcerto e del dolore per la disgrazia che aveva colpito Dana: «Non pensavamo di ricevere così tanta generosità». I contatti con la mamma non sono mai cessati: «L’abbiamo sentita al telefono, lei non sapeva assolutamente niente di questa raccolta fondi. Purtroppo i soldi non daranno mai indietro un figlio, ma in futuro la potranno aiutare a ritrovare un po’ di serenità, prendersi del tempo dal lavoro per stare vicino all’altro figlio, o del tempo per lei». Era stata proprio la mamma, a confermare al gruppo che il bimbo annegato era proprio il figlio minore. «Siamo rimaste scioccate. Lei è una madre iperprotettiva, sempre in prima linea. Sono cose che succedono in modo inaspettato: purtroppo è il destino».
A versare è stata gente di ogni tipo, gruppi spontanei come gli amici di via Vivaldi, associazioni sportive: «Diverse realtà del territorio ci hanno chiamato chiedendoci di tenere aperta la raccolta ancora qualche giorno», evidentemente stanno a loro volta mettendo insieme delle donazioni da versare. «Saremo presenti all’addio concludono le compagne di palestra – Le resteremo vicine ora e in futuro, porteremo avanti il nostro progetto di attività fisica che svolgiamo al mattino e che riprenderemo a settembre. Ci ha detto di starle accanto dandole forza anche attraverso quell’ora che trascorriamo insieme alle 6 del mattino».