Carlos Alcaraz ha conquistato ieri il titolo del Masters1000 di Cincinnati. Una vittoria dal sapore un po’ particolare in una partita che formalmente non c’è mai stata. Sì, perché l’attesa sfida contro Jannik Sinner non ha vissuto del confronto serrato che ci si aspettava. Sinner, infatti, si è presentato visibilmente menomato e incapace di muoversi come al solito.
Dopo aver perso i primi cinque game (0-5), Jannik ha deciso di alzare bandiera bianca e di consegnare nelle mani del suo avversario il trofeo del 1000 americano a causa di uno stato influenzale che aveva nelle ore precedenti. Un Alcaraz molto sportivo e vicino umanamente alle sofferenze del suo rivale nel corso del post match.
“Non avrei voluto vincere così. Jannik, so benissimo come ti possa sentire ora e non posso dire nulla che tu già non sappia. Sei un grandissimo campione e tornerai più forte di prima. Così fanno i migliori e tu lo sei“, le sue parole nel corso della premiazione. C’è stato posteriormente il messaggio sui social: “Sono così dispiaciuto per Jannik. A nessuno piace vincere perchè i suoi avversari si ritirano, soprattutto in una finale come questa. Auguro a Sinner un recupero veloce. Sono molto contento per la mia settimana a Cincinnati e mi sento pronto per glo US Open“, ha scritto lo spagnolo.
Felicità che Carlitos ha espresso in maniera piuttosto chiara in un festeggiamento, insieme alla sua squadra, immortalato in un video che ha fatto discutere. Una percentuale di appassionati, infatti, ha ritenuto il tutto non coerente col profilo basso tenuto nel corso della cerimonia di consegna del trofeo.
VIDEO FESTEGGIAMENTI ALCARAZ
Espera, espera, que hay gente indignada por un vídeo de siete segundos en el que se ve a Alcaraz celebrando un TÍTULO de Masters 1000 junto a su equipo con el que ha pasado dos semanas en Cincinnati. Es tremendo. https://t.co/7aRQzw4AWk
— Germán R. Abril (@gerebit0) August 19, 2025
Não aguento eles pic.twitter.com/ECJKbxGC1C
— Carlos Alcaraz Brasil (@carlosalcarazbr) August 19, 2025
Sinceramente, non ci si sente di criticare lo spagnolo, anche perché rientra nella normalità delle cose manifestare apertamente soddisfazione per un risultato di questo livello, anche se non ottenuto nella maniera che si sarebbe preferito dal punto di vista sportivo.