Cosa resta di una madre, quando il tempo sembra portarsi via ogni cosa? Serena Brancale, voce raffinata della musica italiana, non ha mai nascosto la sua anima sensibile. Ma questa volta, in un’intervista a Sette del Corriere della Sera, ha deciso di togliere ogni filtro, lasciando emergere un dolore che la accompagna ogni giorno: la perdita della mamma, avvenuta nel 2020.
Il pubblico la conosce per le emozioni che sa trasmettere sul palco, per i suoi brani intensi come “Anema e core”, ma dietro la forza della sua voce si nasconde una ferita che non si rimargina. Eppure, proprio da quel dolore, Serena ha trovato un modo unico e commovente per “tenere in vita” la donna che più di tutte ha segnato la sua esistenza.
Ricordi che scaldano il cuore
Vi siete mai chiesti cosa significhi davvero l’amore incondizionato? Per Serena, basta chiudere gli occhi e tornare a quando aveva solo otto anni. “Mia madre aspettava in macchina fuori dalla scuola di danza”, racconta. Un’ora intera, sola, solo per accompagnarla dalla lezione di flamenco a quella di violino. “A volte, prima di uscire, la osservavo dal vetro della porta. Se penso all’amore, mi viene in mente proprio quell’immagine: mia madre che mi aspettava”.
Un dettaglio semplice, ma capace di raccontare tutto: la dedizione, la presenza silenziosa e costante, il sacrificio che solo una madre può conoscere. È un ricordo che Serena custodisce gelosamente, il suo rifugio quando la nostalgia si fa insopportabile.
Le Gif su WhatsApp: un ponte tra passato e presente
Ma come si sopravvive davvero a una perdita così grande? Serena ha trovato una risposta che sorprende e commuove. Ha trasformato la nostalgia in creatività, la mancanza in gesto quotidiano: “Ho creato delle Gif di mia madre su WhatsApp”, confessa. Può sembrare strano, vero? Eppure, dietro a questa scelta c’è un significato profondo.
C’è una Gif in particolare che Serena ama inviare a sua sorella e a suo fratello: la madre che prepara le melanzane, uno dei piatti che cucinava più spesso. Un’altra, invece, la mostra mentre si volta e guarda dritto in camera, con la scritta “ti sto guardando”. Un modo ironico e affettuoso per dire: “Sono qui, non ti lascio solo”.
Quando uno dei suoi fratelli è giù di morale, riceve quella Gif. È come se la mamma, da qualche parte, continuasse ad abbracciarli, a prendersi cura di loro. “Le Gif sono un modo di tenerla in vita. Io voglio tenerla in vita”, ripete Serena, con quella determinazione tutta meridionale che la caratterizza.
Serena Brancale si apre come mai prima: il dolore per la madre e il gesto incredibile con cui la “tiene in vita” – Alanews.itIl dolore come forza creativa
Non è la prima volta che la cantante si apre sul proprio vissuto più intimo. Nel suo percorso artistico, la Brancale non ha mai avuto paura di raccontare le sue fragilità, come il suo primo Sanremo “fallito” o i dubbi che l’hanno attraversata nella carriera musicale. Ma il legame con la madre resta il filo rosso che unisce tutto: la musica, la famiglia, il bisogno di sentirsi ancora figlia.
Vi siete mai trovati a cercare un modo per non perdere il contatto con chi non c’è più? Serena ci insegna che ognuno può trovare il suo: una fotografia, una canzone, o – perché no – una Gif che fa sorridere e commuovere allo stesso tempo.
Una lezione di vita per tutti noi
La storia di Serena Brancale non è solo quella di una figlia che piange la madre, ma di una donna che ha trasformato il dolore in memoria viva, capace di attraversare il tempo e i cuori. Una storia che ci ricorda quanto sia importante non dimenticare mai chi ci ha amato davvero, e quanto possiamo essere creativi nel tenerli accanto a noi, ogni giorno, anche solo con un piccolo gesto digitale.
E voi, come “tenete in vita” le persone che avete amato?