I rider dovranno essere pagati 30 centesimi in più a consegna quando le temperature supereranno i 25 gradi. Dopo le polemiche di inizio luglio sul “bonus temperatura” arriva una decisione che punta a tutelare i lavoratori quando ci sono le ondate di calore. 

Il doppio lavoro e la lotta continua contro l’algoritmo: il racconto di una vita da rider a Palermo

La causa era nata dal ricorso presentato dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale per il comparto commercio di Palermo e Trapani Riccardo Vittorio Marotta della Filcams Cgil, rappresentato dall’avvocato Carlo De Marchis. Il tribunale di Milano è competente in quanto Glovo ha sede nel capoluogo lombardo.

Lunedì 18 agosto il tribunale di Milano – sezione lavoro – ha confermato e rafforzato il provvedimento cautelare dello scorso 8 luglio che impone alla Foodinho srl, la società di delivery Glovo, di adottare misure urgenti per tutelare i rider dalle ondate di calore. La società, si legge nel provvedimento, dovrà riconvocare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di Palermo e Trapani “al fine di avviare con lo stesso un immediato confronto e una consultazione preventiva sui rischi per la salute e sicurezza dei rider derivanti dalle ondate di calore, tenuto conto dell’età, del genere, della condizione di maternità e gravidanza, della provenienza geografica e della tipologia contrattuale”.

Ma concretamente cosa cambierà dopo il verdetto del tribunale? In pratica i giudici hanno condannato la società a triplicare la somma prevista dal “bonus temperatura” – poi sospeso – e a fornire a ogni rider alcuni dispositivi di sicurezza per proteggersi dal caldo, come cappelli con visiere, occhiali da sole, creme solari, borraccia termica e sali minerali. In particolare ogni lavoratore riceverà un contributo di 30 centesimi per ogni consegna effettuata quando il termometro si attesta sui 25 gradi o li supera.

Fonte: Today.it