di
Viviana Mazza
Il segretario di Stato è presente a ogni summit e a tutte le telefonate del presidente
DALLA NOSTRA INVIATA
WASHINGTON – Marco Rubio guiderà la task force che si occupa di formulare una proposta sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Fonti europee dicono ai giornalisti che queste garanzie avranno quattro componenti: presenza militare, difese aeree, armi, monitoraggio della cessazione delle ostilità. Rubio, che ricopre sia la carica di segretario di Stato che quella di consigliere per la Sicurezza nazionale come solo Henry Kissinger in passato (Trump lo ha definito un «Kissinger che però non fa filtrare nulla di riservato»), ha fatto quattro interviste televisive domenica, di ritorno dall’Alaska, e un’altra ieri sera, dopo il summit con Zelensky e gli europei. È il più adatto nell’amministrazione a spiegare la politica estera di Trump, per via della lunga esperienza su questi temi da senatore e forse anche perché una volta era un repubblicano «vecchio stile» e un «falco» contro la Russia. Sulle concessioni territoriali, per esempio, ha detto a Fox News: «Non è facile e forse non è neppure giusto, ma è necessario per porre fine alla guerra».
La task force è composta da consiglieri per la sicurezza nazionale americani, europei, ucraini e da rappresentanti della Nato: dovrebbe — entro una decina di giorni, secondo Zelensky — mettere a punto una proposta dettagliata sulle garanzie di sicurezza, che dovrà definire anche chi è disposto a fare cosa all’interno della «Coalizione dei volenterosi». Rubio ha detto che i colloqui con i consiglieri per la sicurezza nazionale europei sono iniziati sabato.
Per la presenza militare una soluzione sarebbe 15-20 mila truppe europee schierate in Ucraina, ha detto al New York Times Camille Grand, ex assistente segretario generale della Nato, che ha studiato possibili opzioni per le garanzie di sicurezza. I soldati della cosiddetta «reassurance force» (forza di rassicurazione), lontani dalla linea del fronte, supporterebbero l’esercito ucraino. Altri Paesi potrebbero fornire osservatori non armati sul confine, coadiuvati dalla sorveglianza satellitare e dai droni. «Stiamo lavorando con i nostri alleati europei e anche con Paesi non europei per costruire queste garanzie di sicurezza», ha detto Rubio a Fox. Secondo il sito Axios, Putin dicendo in Alaska di essere pronto a discutere del «principio delle garanzie di sicurezza», ha menzionato la Cina come uno dei possibili garanti. Quanto agli Stati Uniti, potrebbero fornire intelligence operativa e forse addestramento agli ucraini, senza mandare i propri soldati. Tuttavia, osserva Grand, se le cose peggiorano sarebbe bene avere un impegno formale «che gli americani non resterebbero a guardare». Si è parlato di qualcosa simile a un «articolo 5». Idealmente ciò includerebbe un impegno a usare la potenza aerea e navale Usa. Gli europei, se mandano i propri soldati in Ucraina, vogliono inoltre che l’America mantenga i propri soldati sul fianco orientale della Nato.
Il coinvolgimento dei leader militari della Nato è fondamentale nella pianificazione. Si incontreranno oggi per valutare quali opzioni esistono per le garanzie di sicurezza. Il generale Alexus Grynkewich, comandante supremo della Nato e delle forze Usa in Europa, comunicherà i risultati dell’incontro con Putin. L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare Nato, ha detto che ci sarà una videoconferenza. Il generale Dan Caine, capo di Stato Maggiore delle Forze armate Usa, potrebbe partecipare. Su disposizione del ministro della Difesa Guido Crosetto, il capo di Stato Maggiore della Difesa italiana, generale Luciano Portolano, prenderà parte ai colloqui con i rappresentanti militari delle nazioni che l’altro ieri erano al vertice. Quanto alle armi, come parte dell’accordo sulle garanzie, secondo il Financial Times Kiev ha proposto a Trump di acquistarne per il valore di 100 miliardi di dollari, finanziate dall’Europa. La proposta prevede inoltre un accordo da 50 miliardi di dollari per la produzione congiunta di droni tra ucraini e americani.
19 agosto 2025
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