“Alo Doktor” – I cittadini pagano milioni per i telefoni ufficiali della sanità pubblica

Macedonia

Gazzetta Express
19/08/2025 11:32

 I cittadini della Macedonia del Nord continuano a pagare milioni di euro per linee di telefonia mobile e attrezzature nelle strutture sanitarie pubbliche, dagli ospedali ai centri sanitari e alle cliniche, compresi i Servizi congiunti che operano all’interno del Centro clinico “Macedonia del Nord – Madre Teresa”, scrive Sloboden Peçat.

L’analisi dei contratti recenti mostra cifre che destano sorpresa e sospetto: per alcune istituzioni, le spese e gli abbonamenti per la telefonia mobile raggiungono milioni di denari per periodi di due anni, mentre molte di queste linee sono utilizzate principalmente da dirigenti o da un piccolo staff, mentre il resto del personale ha linee più economiche.

Ad esempio, l’Istituto di Trasfusioni ha speso fino a 3.186.000 dinari in due anni per telefono, internet e televisione per i donatori di sangue, mentre la Clinica Urologica, con un approccio più pratico, ha utilizzato il denaro destinato ai telefoni per acquistare condizionatori e due lavatrici per i pazienti. Tuttavia, si tratta di rare eccezioni. La maggior parte degli istituti continua a stipulare contratti a lungo termine e costosi, spesso con linee costose completamente inutilizzate.

Il Centro Clinico, ad esempio, continua a firmare contratti per 106 linee per un valore massimo di 36mila euro per due anni, mentre per alcuni ospedali regionali l’importo arriva fino a 1 milione di denari. Tali cifre, in un sistema sanitario che si trova ad affrontare una carenza di personale, attrezzature e finanziamenti per la cura effettiva dei pazienti, sembrano irresponsabili.

Il Ministero della Salute e lo stesso Ministro Azir Aliu, a capo del settore, non hanno presentato alcun piano concreto per il controllo di queste spese, l’ottimizzazione delle linee e l’utilizzo efficiente del denaro pubblico. Invece di investire in attrezzature e servizi che incidono direttamente sull’assistenza sanitaria dei cittadini, milioni di euro continuano a essere spesi in abbonamenti e apparecchiature telefoniche, spesso con clausole che ne vietano l’uso al di fuori dell’istituto, limitando ogni possibilità di un utilizzo più intelligente.

I cittadini ora non solo pagano il peso dell’assistenza sanitaria, ma si trovano anche ad affrontare una cattiva gestione dei fondi pubblici. Senza una reale responsabilità e trasparenza da parte del Ministro Aliu e del suo team, la sanità macedone rischia di diventare un cattivo esempio di gestione del denaro pubblico, in cui le priorità dei cittadini vengono anteposte alle spese inutili.