Aurora Ramazzotti condivide spesso coi suoi follower momenti della sua quotidianità e ogni tanto pubblica anche qualche scatto con il figlio Cesare, nato nel marzo 2023. Per lei è però importante fare attenzione a preservarne la privacy nascondendo il viso. “Internet è un luogo pericoloso per tutti, figuriamoci per un bambino che non ha scelto di starci” spiega a chi la segue, per motivare la sua decisione di non mostrarlo in volto. La sua paura è quella dei pedofili e di ciò che potrebbero fare, ma preferisce pure tutelarlo nella sua vita di tutti i giorni.

La paura dei pedofili 

“Postare un bambino lo fai per te, non per lui. È una cosa comprensibilissima e in un mondo perfetto sarebbe stupendo poterlo fare in libertà. Ma internet è un luogo pericoloso per tutti, figuriamoci per un bambino che non ha scelto di starci. Se solo un minimo ci informassimo su cosa fanno i pedofili di oggi penso che nessuno si sentirebbe a proprio agio a farlo. O almeno, nessuno che abbia un minimo di coscienza”, afferma con sicurezza Aurora Ramazzotti.

Decidere per i propri figli

La tutela della privacy “Per me solo questo è un motivo sufficientemente valido, ma se ne vuoi un altro è anche poco sicuro per la sua vita di tutti i giorni. Davvero vuoi che venga riconosciuto per strada anche quando tu non ci sei? E se tra 15 anni fosse comprensibilmente arrabbiato per aver reso pubblica la sua infanzia?” aggiunge. Anche i suoi genitori Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker hanno fatto la stessa cosa con lei da piccola ed è quello che fanno anche con i rispettivi figli Raffaela Maria e Gabrio Tullio (del cantante e Sole e Celeste (della conduttrice).

Questione di sicurezza

Trovare un equilibrio Anche in questo caso, la via di mezzo è quella giusta: “Per queste ragioni scelgo di tutelarlo al meglio che posso, pur rendendolo marginalmente parte della mia narrazione, perché, ripeto, comprendo da cosa derivi la voglia di mostrarlo. I bambini sono esseri meravigliosi e personalmente ho piacere a condividere con voi dei momenti, ma mettendo sempre al primo posto la sua sicurezza. Voglio provare che esiste una via di mezzo e se qualcun altro sceglie di fare lo stesso grazie a me, sono felicissima”.