Crosetto: «L’articolo 5 più efficace dei volenterosi, potrà intervenire la Nato»
«E’ molto positivo ciò che è accaduto a Washington. Intanto perché a tutti, anche agli americani, è sempre più chiara la realtà sul campo. E poi perché gli europei si sono coordinati, hanno costruito una linea comune e deciso di percorrerla tutti assieme. La linea è quella di garantire la sicurezza dell’Ucraina. Non era un impegno scontato, soprattutto da parte degli Stati Uniti. Ora si fa sempre più strada l’ipotesi di Meloni su un meccanismo basato sull’articolo 5. È una delle possibili soluzioni e non è incompatibile con quella dei Volenterosi. Si possono realizzare entrambe». Lo dice in una intervista a Repubblica il ministro della Difesa Guido Crosetto, dopo il vertice di Washington. Sul Donbass, spiega: «I russi hanno un elefante dentro al salotto. Nel 2022 Putin ha ottenuto dalla Duma di cambiare la Costituzione per annettere quattro province ucraine, pur non controllandone alcune porzioni. Adesso ha capito che non può conquistare tutto il Donbass. È la regione più fortificata. Se volesse ottenerla con la guerra, avrebbe bisogno di sforzi militari, di produzione e di sacrifici umani pazzeschi. Ci vorrebbero anni. Ecco perché sta dicendo: rinuncio alla conquista totale di due delle quattro province, cioè Zaphorizhzhia e Kherson, ma datemi il Donbass. Ma vorrebbe dire comunque smentire la modifica della Costituzione». E, sottolinea, «Penso sarebbe impossibile farlo, per l’Ucraina. Perché quella linea del fronte è la loro linea Maginot, la prima difesa del Paese dall’attacco russo. È piena di fortificazioni, si concentrano i migliori uomini. Cedere, per Kiev, significherebbe sacrificare la difesa futura. Ed è proprio per questa situazione di stallo che i russi si dicono pronti a trattare. Non a caso Lavrov dice: `Non è questione di territori´. Questo ci fa sperare».