di
Gian Luca Bauzano

L’azienda cinese produttrice della bambola e quotata in Borsa a Hong Kong ha dichiarato che i profitti sono aumentati di quasi il 400% nel primo semestre di quest’anno. L’oggetto del desiderio che fa impazzire gli adulti

Da bambini era rassicurante avere al proprio fianco un teddy bear e faceva sorridere l’ingenuità di Winnie the Pooh. Elisabetta II invitava Paddington per un tè a Buckingham Palace per festeggiare il suo Giubileo. L’estetica del bello, ingenuo e rassicurante. Da tempo però ha passato il testimone al brutto e inquietante che a quanto pare invece rasserena. Specie gli adulti e le star. Ecco esplodere il fenomeno Labubu. Lui, il personaggio nasce ben 10 anni fa dalla creatività dell’illustratore Kasing Lung tra i protagonisti della serie di libri The Monsters. Diventa quasi subito un pupazzo, ma è solo grazie a Pop Mart, l’azienda cinese produttrice e quotata in Borsa ad Hong Kong a diventare un fenomeno.

Poi nel 2024 arriva Lisa, la cantante cult del gruppo K-pop Blackpink: decide di agganciare un Labubu alla propria borsa. Scatta la Labubu-mania tra le star e nel mondo. Risultato? Labubu diventa un Re Mida. Pop Mart ieri,  martedì 19 agosto, ha comunicato (come riporta Reuter), di aver registrato un utile netto di quasi un più 400% nel primo semestre 2025 grazie all’elevata domanda di giocattoli e allo spostamento verso i mercati esteri a più alto margine. L’utile netto del 396,5% e un aumento del 204,4% dei ricavi hanno superato le cifre indicate in un’anteprima degli utili del mese scorso: era stata prevista una crescita dei ricavi del 200% nella prima metà del 2025 e un aumento dell’utile netto di almeno il 350% sull’anno. 



















































Cifre alla mano The Monsters/Labubu ha incassato nel primo semestre 4,81 miliardi di yuan (669,88 milioni di dollari, pari a oltre 575 milioni di euro), corrispondenti al 34,7% delle entrate totali dell’azienda. Pop Mart si è subito organizzata per aumentare la fornitura delle bambole, ora esaurite nei negozi di tutto il mondo. L’azienda vende i pupazzi da collezione nelle cosiddette «Scatole sorpresa»: gli acquirenti non conoscono quale pupazzo troveranno e lo scoprono solo quando aprono la confezione. Meccanismo che ha si affascinato certo i più giovani, ma ancor più gli adulti. Ha scatenato anche la crazy mania che accomuna tutti i collezionisti sino ad arrivare a furti nei negozi. Come è accaduto negli States, e il mercato nero.  

Uno dei principali fattori del successo è stata senza dubbio la popolarità cresciuta tra i fan delle star che hanno scelto i Labubu come charms per borse e zaini. A partire proprio da Lisa. A seguire, per citare, Rihanna e l’ex stella del calcio David Beckham. Non poteva poi mancare Madonna. Durante le sue recenti giornate senesi in occasione del Palio 2025 ha festeggiato  anche i suoi 67 anni. Ha deciso di spegnere le candeline proprio con una torta a forma di Labubu rosa. Torta personalizzata con la scritta «Happy Birthday Madudu», con il mostriciattolo che indossava il suo storico reggiseno a punta.

Dall’inizio del 2025 in Borsa ad Hong Kong le azioni di Pop Mart hanno visto una crescita costante pari a oltre un 200%. Questo ha portato l’azienda cinese a superare in giro d’affari anche storici colossi del settore come Mattel, produttrice di Barbie o Sanrio, la società madre di Hello Kitty.

Lo scorso mese Wang Ning, amministratore delegato di Pop Mart nel corso di un’intervista rilascita ai media cinesi ha dichiarato che era previsto un forte aumento nelle vendite di Labubu: dal settembre 2025 stimava una media superiore ai 10 milioni di unità al giorno. Labubu fa parte dei pesonaggi di proprietà di Pop Mart categoria The Monsters. Appunto quelli che hanno incassato nel primo semestre 2025 la cifra di 669,88 milioni di dollari comunicata. Non solo. Nello stesso periodo altri quattro pupazzi di proprietà prodotti da Pop Mart, tra cui Molly e Crybaby, hanno guadagnato oltre 1 miliardo di yuan (pari a 119,8 milioni di euro). Pop Mart ora ha all’attivo 571 negozi, di questi 40 sono stati inaugurati nel primo semestre 2025. Vanno aggiunti 2.597 shop robot automatizzati in 18 paesi e regioni.

20 agosto 2025 ( modifica il 20 agosto 2025 | 10:19)