PAVIA. «Io credo che il ministro Orazio Schillaci abbia preso una decisione corretta, perché un organismo tecnico che si occupa di vaccini debba sì vagliare tutti i punti di vista scientifici ma essere pure capace di parlare all’unisono, scansando il rischio di polemiche e potenziali frizioni su temi così delicati che riguardano la vita delle persone». È il commento di Gian Luigi Marseglia, docente universitario e primario di Pediatria del policlinico, sulla revoca ministeriale commissione Nitag, il gruppo tecnico nazionale che si occupa di politiche vaccinali di cui anche l’esperto pavese ha fatto parte prima del rapido scioglimento.

Il caso politico

Meno di due settimane: tanto è durato il gruppo di lavoro rinnovato il 5 agosto e sciolto il 16, dopo l’ondata di polemiche che hanno sollevato due dei 22 nomi scelti per far parte dell’organismo. Si tratta dei medici Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle: il primo è un ex docente di Patologia generale a Verona, il secondo insegna pediatria nella scuola di osteopatia Sofi di Pisa. A vario titolo, entrambi hanno espresso in passato posizioni scettiche in merito all’efficacia dei vaccini anti Covid, oltre che perplessità sulle scelte fatte durante la pandemia per contrastare l’avanzata del virus, pur rigettando in modo categorico l’etichetta di «medici no vax».

Tra le altre cose, Serravalle ha scritto alcuni libri con Roberto Gava, un medico radiato dall’ordine dei medici di Treviso nel 2017 per le sue posizioni contro i vaccini non sostenute da evidenze scientifiche, mentre l’università di Verona si era dissociata da alcune dichiarazioni che Bellavite aveva rilasciato alle tv in merito alla sicurezza sui vaccini Covid. La loro nomina ha sollevato un’ondata di marea che ancora oggi sembra alimentare scontri interni tra i partiti della maggioranza di governo: alcuni giornali hanno anche avanzato l’ipotesi che Schillaci non fosse al corrente della nomina dei due medici scettici, che sarebbero stati scelti da altre persone interne al ministero. Nei giorni scorsi, tuttavia, decine di associazioni si sono scagliate contro le nomine ministeriali: tra queste la federazione nazionale dell’ordine dei medici si è schierata contro le due nomine, con il presidente Filippo Anelli che aveva accolto la notizia con «rammarico e sorpresa» e inviato una lettera al ministro per denunciare tutta la delusione per le nomine di Serravalle e Bellavite.

Una petizione online lanciata dal Patto Trasversale per la Scienza e firmata anche dal premio Nobel Giorgio Parisi (che a novembre sarà a Pavia per l’inaugurazione dell’anno accademico) aveva raccolto in pochi giorni oltre 34 mila firme per chiedere la revoca delle nomine.

«Il ministro è competente»

Dopo giorni di fuoco, la situazione si è sbloccata con una nota del ministero della Salute: «Si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del Nitag per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati». «Il ministro è un medico e per questo è un professionista competente – ha aggiunto Marseglia – e ritengo che abbia preso una decisione corretta. Schillaci sa che un comitato con responsabilità così importanti va costruito scegliendo esperti sulla base dei curricula più adeguati. Parliamo di un organismo che tra le altre cose si occupa di pianificazione dei programmi vaccinali». È probabile che le nuove nomine si faranno a settembre.