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Il ministro della Difesa israeliano Katz ha approvato il piano di attacco dell’esercito a Gaza City. Richiamati 60mila riservisti «necessari per portare a termine la missione». La denuncia di Hamas: «Quasi 19mila bambini uccisi nella Striscia dall’esercito israeliano dall’inizio della guerra». Il presidente statunitense Trump loda il premier israeliano Netanyahu: «È un eroe di guerra, credo di esserlo anch’io. E anche un brav’uomo»

Idf: respinto attacco in larga scala, dieci terroristi uccisi

Le Forze di Difesa israeliane hanno riferito di aver subito un attacco «in larga scala» nel sud di Gaza. «Stamattina – riporta l’esercito in una nota – oltre quindici terroristi hanno sparato e lanciato missili anticarro e hanno tentato di infiltrarsi in una posizione fortificata del 90/o battaglione, Brigata Kfir, nella zona di Khan Yunis. Le truppe sono riuscite a eliminare dieci terroristi armati in un combattimento ravvicinato, supportate da attacchi aerei dell’Iaf». Tre soldati sono rimasti feriti, uno in modo grave. «L’ attacco è ancora in corso e le truppe continuano a operare per eliminare i terroristi», dice l’Idf.

Ambasciata di Palestina: «Israele usa la fame come arma»

«Lo Stato di Israele sta affamando i palestinesi e l’occupazione israeliana di Gaza usa come arma di guerra cibo e acqua commettendo crimini di guerra contro i palestinesi e per cancellare la presenza dei palestinesi». Lo ha detto il portavoce dell’ambasciatrice palestinese italiana, Mona Abusmara, intervenendo ai funerali di Marah Abu Zhuri, la 20enne palestinese malnutrita morta a Pisa due giorni dopo essere arrivata nell’ambito di un’evacuazione sanitaria dalla Striscia disposta dal governo italiano. «La morte di Marah», ha aggiunto il portavoce, «è una perdita per tutti perché è parte integrante del tessuto sociale dei palestinesi e quindi non ricordiamo solo la sua sofferenza ma anche la sua resistenza. Lei rappresenta la resistenza e la lotta palestinese. Marah rappresenta tutti i palestinesi che stanno soffrendo anche del silenzio e dell’indifferenza di fronte al genocidio di tanti grandi del mondo. Un genocidio che va avanti da due anni in diretta in tutte le tv del pianeta».

Smotrich: «L’insediamento in Cisgiordania cancella l’illusione dei due stati»

L’approvazione del progetto di un mega insediamento israeliano in Cisgiordania rappresenta – ha detto il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich – «un passo significativo che cancella praticamente l’illusione dei due Stati e consolida la presa del popolo ebraico sul cuore della Terra d’Israele». E aggiunge: «Lo Stato palestinese viene cancellato dal tavolo non con slogan, ma con i fatti. Ogni insediamento, ogni quartiere, ogni unità abitativa è un altro chiodo nella bara di questa pericolosa idea».