“Questi messaggi non sono inviati dal Servizio Sanitario Nazionale (SNS), né da alcun altro ente da esso autorizzato a farlo. Sebbene affermino di provenire da tale ente pubblico, tale menzione è falsa e ha l’unico scopo di convincere le vittime a effettuare pagamenti indebiti a terzi – questi ultimi si appropriano poi impropriamente dei fondi”, ha avvertito oggi la Procura generale attraverso il suo Ufficio per la criminalità informatica.

Secondo la dichiarazione rilasciata dalla Procura, lo schema di truffa si rivolge a “destinatari indiscriminati” attraverso “l’invio massiccio” di messaggi tramite la piattaforma WhatsApp, che adducono debiti nei confronti del SSN e presentano riferimenti Multibanco per il pagamento entro un breve periodo di cinque giorni.

Secondo il comunicato, “con questa formulazione, i criminali intendono indurre una risposta urgente al messaggio, precipitando un pagamento impulsivo e sconsiderato della somma indicata”.

“A tal fine, vengono utilizzate schede telefoniche della rete nazionale, spesso con il numero di chiamata nascosto, o schede telefoniche prepagate. Il mittente è sempre indicato solo come ‘SNS24′”, spiega ancora la PGR.

I riferimenti Multibanco presentati per i pagamenti “sono richiesti dai criminali a istituzioni finanziarie disponibili sul mercato, che forniscono tali servizi a terzi”. In questo schema è stato identificato un intermediario finanziario con sede nei Paesi Bassi, MediaMedics B.V..

“Lo scopo degli autori di questi reati è quello di ingannare le vittime meno attente, convincendole a effettuare pagamenti non dovuti. Si raccomanda di valutare attentamente qualsiasi messaggio elettronico di questo tipo che si riceve. Non bisogna rispondere, ma denunciare tali messaggi alla Procura della Repubblica o agli organi di polizia giudiziaria. Inoltre, i messaggi di questo tipo devono essere ignorati e non seguiti”, ha avvertito la Procura.