Il 26 settembre segna il ritorno in libreria di Orso Tosco, autore ligure (vincitore del Premio Scerbanenco 2024), legato a doppio filo alle Lange e al Monregalese, amatissimo tre le nostre colline per la serie gialla dedicata al commissario Bova, detto “il Pinguino“, investigatore malinconico e brillante che ha fatto del Cuneese un teatro perfetto per crimini oscuri.
Ma il nuovo libro, attesissimo dai fan, segna una svolta sorprendente: niente Pinguino, niente Langa. Stavolta l’indagine riguarda Orso Tosco in prima persona, ed è una storia che affonda le radici in una Sanremo notturna, polverosa di ricordi e di misteri.
Tutto parte da una richiesta inattesa: Tonino, un vecchio “pussettista” — ovvero un baro della roulette con l’aria sorniona e il passato pieno di ombre — cerca l’aiuto dello scrittore per riaprire un cold case di quasi cinquant’anni fa. La vittima è Francesco Russello, ristoratore e prestasoldi, figura ambigua che gestiva un locale notturno frequentato da croupier, baristi, truffatori, donne in cerca di fortuna e uomini in cerca di rovina.
La promessa è quella di un tesoro nascosto, ma la chiave per entrare nella storia è personale e profonda: “Vuoi tradire la memoria di quel grand’uomo di tuo padre?” chiede Tonino, toccando un nervo scoperto. Il padre di Orso, infatti, è stato uno storico croupier proprio al casinò di Sanremo, uomo rispettato da tutti nel sottobosco della Riviera notturna. Conosceva Tonino, conosceva Russello, conosceva tutti. E così, lo scrittore diventa investigatore non per scelta ma per dovere morale, lasciandosi risucchiare in un’indagine che è insieme noir e memoir, verità e invenzione.
“Controbuio. Vivere e morire al casinò di Sanremo”, così si intitola il nuovo libro, è un’operazione letteraria affascinante, a metà tra il true crime e l’autofiction, in cui Tosco fonde il suo talento narrativo al bisogno personale di fare luce sul passato. Dopo i successi letterari con Aspettando i naufraghi (minimum fax, 2018), la raccolta poetica Figure amate (Interno Poesia, 2019) e la serie del commissario Bova per Rizzoli, Tosco firma un’opera diversa, più intima e audace, dove l’indagine è anche un viaggio nei rapporti familiari, nella memoria collettiva di un’Italia minore, e in un’epoca in cui il confine tra gioco, truffa e tragedia era più sottile della linea rossa sulla roulette.
Il nuovo libro di Orso Tosco sarà in tutte le librerie dal 26 settembre. E promette di essere… un colpo da maestro.