Nel weekend si riproporrà il duello tra Marc Marquez e Pecco Bagnaia. Il leader spagnolo sta mettendo in riga tutti, ma l’unico pilota in pista che potrebbe fronteggiarlo a parità di moto è il torinese. In questa stagione Gofree è incappato in un blocco psicologico che non lo rende così libero di correre, difatti è arrivato appena un successo nel 2025. Stavolta non avrà più scuse. Tutti partiranno senza riferimenti sulla pista ungherese e il piemontese, ancora alla ricerca di una spiegazione per i problemi che lo hanno tormentato lo scorso weekend, dovrà rispondere con una prestazione in linea con le ambizioni della sua super squadra. Pochi giorni fa, i rider della Ducati hanno saggiato la pista in sella alle Panigale V4S. Il più veloce è stato Pecco Bagnaia di pochi millesimi davanti al teammate Marc Marquez.
Per la prima apparizione del Motomondiale al Balaton Park, il format resterà quello classico con la Sprint Race del sabato, preceduta dalle qualifiche. Già nella giornata di venerdì capiremo i valori e il favorito rimane Marc Marquez. Quest’ultimo si presenta con un ruolino di marcia strepitoso, venendo da 6 trionfi consecutivi. Lo spagnolo avrà modo di cimentarsi nei cambi di direzione repentini del tracciato, con il chiaro obiettivo di allungare in graduatoria per avvicinarsi al suo nono riconoscimento iridato. Di recente il tracciato ha ospitato i centauri della Superbike e sono emerse alcune criticità. La pista ungherese è lenta e stretta, aspetti che potrebbero favorire anche Aprilia, KTM, Honda e Yamaha.
Le caratteristiche del tracciato ungherese
Il Balaton Park, dopo i lunghi lavori, può vantare una lunghezza di 4,075 km e consta di 17 curve, 7 a destra e 10 a sinistra. Non si discosta troppo dalla pista ceca di Most, con due lunghi rettilinei e una sequenza di curve e chicane ostiche. I piloti sono messi a dura prova nella staccata di Curva-1, Curva-5 arrivando dal rettifilo in uscita dalla 4 e nella lunga curva 14.
I principali punti di staccata sono in Curva-1, la chicane di Curva 5-6, il complesso 9-10-11, la chicane 12-13 e la finale 15-16. In passato il Gran Premio di Ungheria è stato in calendario del Motomondiale nel 1990 e nel 1992. Nel 1990 Loris Capirossi festeggiò in 125, Kocinski in 250 e Doohan in 500, mentre nell’edizione 1992 a vincere furono Gramigni in 125, Cadalora in 250 e Lawson in 500. Per la prima volta i rider della MotoGP avranno modo di entusiasmare il pubblico che accorrerà numeroso. Qui trovate gli orari dell’appuntamento.
Le sensazioni alla vigilia
Marc Marquez, dopo la sgasata in sella alla Panigale V4S, aveva annunciato: “Il layout del tracciato è molto particolare e fuori dal comune. Servirà uno stile di guida un po’ diverso dal solito, ci sono molti stop and go e sarà necessario adattarsi. Più prendi il ritmo poi, più è bello e riesci davvero a goderti la velocità. L’asfalto è molto buono, hanno fatto un ottimo lavoro. Con la Panigale V4 S mi sono davvero divertito, ma non vedo l’ora di correre qui con la MotoGP”.
Marco Bezzecchi, grande protagonista nell’ultima tappa del Red Bull Ring, ha dichiarato: “Balaton sarà interessante, è sempre bello affrontare una pista nuova e sono curioso di scoprire com’è. Arriviamo da una serie di risultati positivi e cercheremo, come sempre, di lavorare duramente per dare il massimo anche in Ungheria“. Il Bez potrebbe ridurre ulteriormente il gap con Pecco in classifica.