Il malore di Jannik Sinner che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca ha fatto perdere di vista l’ennesimo titolo messo in bacheca da Carlos Alcaraz che, nonostante abbia vinto per ritiro del suo avversario, ha dimostrato di essersi lasciato alle spalle la delusione di Wimbledon. Si tratta dell’ottavo titoli ATP Masters 1000 all’età di 22 anni: solo Rafa Nadal ha raggiunto otto titoli Masters 1000 a un’età inferiore alla sua, in un filo sottolissimo che continua a legare i due spagnoli del tennis. 

Alcaraz ha già dimenticato Wimbledon

Il murciano è tornato in forma smagliante e il suo percorso al Masters 1000 di Cincinnati ne è stata la prova. Gli ostacoli non sono mancati: dal match con Rublev ai quarti di finale a quello con Zverev in semifinale. Ha corso parallelamente a Jannik, consapevole di potersi subito prendere una rivincita e infatti così è stato, se pur solo in parte. Lo spagnolo ha subito trovato il break contro l’azzurro, continuando a martellare per tutto il primo set, portandosi sul 5-0 con tre break di vantaggio. Certamente il tutto condizionato dalle condizioni precarie dell’altoatesino che dopo 23 minuti ha alzato bandiera bianca.

Prontamente Alcaraz è andato a consolare Sinner, cercando di tranquillizzarlo e alleggerirlo dalla tensione di dover rinunciare ad un match così importante. Un comportamento da vero sportivo e che sempre più raramente oggi vediamo a questi livelli. Non è scontato vedere un atleta di questo calibro concedersi con così tanta umanità ed empatia al suo rivale sportivo, nonostante abbia appena vinto un titolo. Carlitos lo ha fatto e non è la prima volta che si lascia andare a manifestazioni di grande sportività verso il proprio avversario. Di recente era successo a Wimbedon contro Fognini, dove aveva concesso all’azzurro tutti i riflettori nel giorno della sua ultima partita ufficiale.

Oltre l’apparenza  

Troppo spesso si è parlato di Alcaraz come l’esibizionista, il giocatore arrogante che mette il dito sull’orecchio per richiamare l’urlo del pubblico. La verità è che Carlos è tutto il contrario, è un campione gentile capace di vincere con umiltà e di perdere con onore, senza mai mancare di rispetto al suo avversario. Sa quando ricercare la carica dei tifosi e quando lasciare spazio agli altri, quando prendersi tutti i riflettori e quando fare un passo indietro. Anche ieri, ma in realtà ha fatto 100 passi avanti. 

Adesso il divario in classifica tra lo spagnolo e Sinner è sempre più ridotto e in questa ultima parte di stagione Jannik avrà solo da perdere, mentre Carlos tutto da guadagnare. Il primo posto di Sinner è a forte rischio, inutile negarlo, ma questo testa a testa è destinato a proseguire ancora per molti anni, e i sorpassi saranno sempre una costante. 


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