Può un saluto di pochi secondi con un bacio sulla guancia che non è altro che un gesto di cortesia diventare per sempre mito assoluto oltre il protocollo e oltre la cronaca? Se quel saluto è tra Lady Diana e Carolina di Monaco la risposta non può che essere sì. E ancora sì. E di nuovo sì. Due regine senza corona, due dee di fine anni Ottanta fotografate al Château de Chambord in una serata che ha superato i confini del tempo e della memoria. È il 9 novembre 1988, la Francia accoglie in visita ufficiale l’allora principe Carlo insieme a Diana principessa del Galles. Le sale del castello illuminate da cristalli e candele si riempiono di volti aristocratici, flash e velluti. Ma tutto questo passa in secondo piano quando la luce si concentra su due donne che già divine da sole insieme diventano qualcosa di oltre raggiungendo una dimensione praticamente extraterrena: Diana Spencer e Carolina Grimaldi.
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Georges DE KEERLE
Lady Diana appare come forgiata in una scultura di luce. Indossa un lungo abito bianco firmato Catherine Walker ricamato con perline che sembrano minuscole gocce di ghiaccio. Il taglio è affilato quasi un accappatoio couture sciancrato con le maniche che disegnano una corazza intarsiata e le spalle leggermente pronunciate pronte a sostenere il peso di un mito. Ai lobi gli orecchini chandelier di perle e diamanti, preziosi ereditati che oggi brillano spesso anche nei look di Kate Middleton. Sopra il taglio medio corto biondo dorato effetto lacca e spazzola, la capigliatura più imitata del pianeta. Carolina di Monaco di fronte a lei non scompare ma rilancia. È regale in un abito di velluto nero tempestato da ricami dorati come una tavola d’oro liquido su cui posano orecchini chandelier in metallo cesellato culminanti in due perle nere. Come un contrappunto alla luce di Lady Diana: il chiaroscuro perfetto. I suoi capelli castano scuro raccolti in un basso chignon fermato da un nastro di seta nero come il caviale evocano le dame francesi di corte. Il fotografo Georges De Keerle cattura l’attimo in cui le due donne si salutano. Una guancia sfiora l’altra. Le labbra quasi sospese. È un bacio cerimoniale, certo, ma sembra un sigillo che consacra due regine. Il passaggio di una corona invisibile è la rivelazione più chiara che sì, queste due stelle appartengono alla stessa costellazione brillando e abbagliando con eguale intensità come due sorelle. Accanto a loro c’è il principe Carlo. Ma l’erede al trono appare come un’ombra gentile. Un comprimario oscurato dalla magnificenza femminile che lo circonda. Nonostante il fiore rosso all’occhiello, nonostante il sorriso di protocollo, gli occhi si spostano altrove: verso Lady Diana che brilla. Verso Carolina di Monaco che regge lo sguardo. Verso quel contatto che vale un intero trattato di diplomazia estetica. Queste foto di Lady Diana e Carolina di Monaco insieme sono rimaste scolpite nella memoria collettiva. Ritagliate sulle riviste. Consegnate agli archivi reali. Eppure a rivederle oggi conservano un potere che va oltre la cronaca o la moda. Sono la testimonianza che la bellezza può essere un linguaggio politico. Che la couture sa costruire ponti. Che due donne di sangue blu possono imprimere più di un’intera sala colma di formalità. In queste foto Lady Diana e Carolina di Monaco insieme hanno reso viva in una sera di novembre l’idea di eternità. La luce bianca contro il velluto nero. Le perle chiare contro quelle scure. La spontaneità britannica e la disciplina monegasca. Due stili, due mondi, due regine di fatto. E noi oggi possiamo solo rivedere quel saluto e pensare che certi incontri sono talmente magnetici e potenti da non appartenere a un’epoca ma universalmente a tutte.
Georges DE KEERLE
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