«In Umbria serve l’istituzione di una Rems e il potenziamento dei servizi psichiatrici sul territorio». Questo il messaggio che da Palazzo Spada ha diffuso l’assessore al Welfare Viviana Altamura, scrivendo ai ministeri di Salute e Giustizia, alla Regione e alla Usl2.
Comune di Terni Nella lettera l’assessore esprime profonda preoccupazione per «il crescente fenomeno di disagio mentale che sta interessando la comunità. I nostri uffici comunali registrano un aumento significativo di segnalazioni da parte di cittadini e famiglie che chiedono aiuto e supporto per affrontare problematiche legate alla salute mentale. Parallelamente, la cronaca locale riporta con sempre maggiore frequenza episodi che evidenziano una stretta correlazione tra disturbi psichici e fatti di rilevanza sociale. Riteniamo che la situazione attuale imponga un’azione decisa e coordinata per potenziare la rete di assistenza psichiatrica sul territorio umbro. Per tale ragione, chiediamo alla Regione di voler considerare un investimento mirato a rafforzare la sanità mentale, agendo sul’istituzione di una Rems regionale e potenziando i servizi psichiatrici».
Lettera ai Ministeri A fare scuola, in questo contesto, il caso della giovane Asia, scappata dalla comunità che l’aveva temporaneamente accolta e di nuovo libera nonostante la pericolosità sociale, con un obbligo di Rems disposto dal giudice del Tribunale di Terni. «Sollecitiamo con urgenza – scrive Altamura – l’istituzione di una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza in Umbria, oggi costretta a fare riferimento a strutture situate in Toscana. Questa dipendenza interregionale comporta conseguenze gravissime: i posti disponibili sono già insufficienti per i cittadini toscani e ciò genera inevitabilmente liste d’attesa lunghe, in violazione del principio di territorialità dell’assistenza».
Salute e Giustizia Le conseguenze pratiche sono inaccettabili: persone riconosciute socialmente pericolose rimangono senza collocazione, in attesa di un posto che può arrivare dopo anni; durante tale attesa, i soggetti possono essere lasciati in libertà o a carico delle famiglie, senza adeguato supporto sanitario, oppure rimanere in carcere nonostante siano stati prosciolti per vizio di mente; le famiglie umbre, già stremate dal carico assistenziale, si trovano sole e senza risposte, con il rischio di situazioni ingestibili anche sotto il profilo della sicurezza pubblica. L’istituzione di una Rems in Umbria – ammonisce l’assesore – non è solo un adempimento normativo, ma rappresenta una scelta di responsabilità politica e sociale, che risponde a tre esigenze fondamentali: tutela della salute pubblica, sicurezza della collettività, equità territoriale».
Altamura «Il Comune di Terni – aggiunge – manifesta la propria disponibilità ad ospitare la Rems regionale, mettendo a disposizione propri immobili, ritenendo che la nostra città sia logisticamente e strutturalmente idonea a questo compito. È fondamentale inoltre – conclude – aumentare le risorse destinate ai servizi di psichiatria territoriale, cuore pulsante dell’assistenza. Proponiamo l’implementazione di servizi essenziali come: centri di salute mentale, centri diurni, sportelli d’ascolto e supporto psicologico, aumento dei posti letto nelle strutture residenziali»
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