Il primo GP Red Bull senza Horner
Dopo più di 20 anni, la Red Bull volta definitivamente pagina e si presenta al suo primo GP della storia senza Christian Horner in cabina di comando. Una svolta epocale di cui, non a caso, si è parlato per tutte e due le settimane di sosta senza GP, e che – come era inevitabile che fosse – ha caratterizzato la conferenza stampa di Max Verstappen nell’hospitality del team a Spa-Francorchamps. Il campione del mondo in carica ha infatti raccontato le proprie impressioni dopo la notizia del licenziamento di Horner avvenuta un paio di giorni dopo il deludente risultato del GP di Gran Bretagna a Silverstone.
Max Verstappen saluta l’ex team principal
“Alla fine – ha detto Max Verstappen rispondendo alla richiesta di commentare l’addio dello storico team principal – sono stati gli azionisti a decidere che volevano un cambiamento. Sono loro a gestire la squadra e io sono il pilota quindi, qualunque cosa decidano, sono nel pieno diritto di fare ciò che vogliono. È così che è andata e, allo stesso tempo, ripensando a questi 20 anni con la Red Bull, credo che abbiamo vissuto molti anni fantastici, con ottimi risultati. Naturalmente ci sono stati anche anni meno positivi, e credo che l’ultimo anno e mezzo non sia andato come avremmo voluto. E sì, probabilmente la dirigenza ha deciso di voler vedere un cambiamento in una direzione diversa e quindi dobbiamo guardare tutti avanti”.
Non è mancato anche un apprezzamento pure piuttosto esplicito nei confronti di Horner: “Guardare indietro non ha senso, non ti renderà più veloce. Ma ovviamente allo stesso tempo apprezziamo quei 20 anni e questo vale soprattutto per me che sono sempre stato in questo team. Quello che abbiamo raggiunto come squadra sarà sempre ricordato e comunque il rapporto tra me e Christian non cambierà affatto. È ovvio che non sarà qui ora durante le gare, ma lui è come una sorta di seconda famiglia per me. Quando ho saputo del suo addio? Non so, credo mezza giornata prima, me l’hanno detta gli azionisti del team con cui ho un buon rapporto. Penso che sia una cosa normale che informino i dipendenti della squadra prima che la notizia sia resa pubblica. Ne abbiamo parlato un po’ al telefono e alla fine ho detto ‘se pensate che sia questa la strada da seguire… io sono solo il pilota, siete voi che decidete”.
La stima per Laurent Mekies
L’olandese ha poi anche salutato con un certo entusiasmo l’arrivo dalla Racing Bulls di Laurent Mekies: “Naturalmente ho già avuto diversi incontri anche con Laurent. Le ultime due settimane sono state piuttosto intense per lui, ma sono altrettanto entusiasta per il futuro della squadra. Su cosa deve concentrarsi maggiormente? Beh, sulla gestione della squadra ovviamente. Ma è incredibilmente motivato e questo mi piace, si vede che ha il fuoco negli occhi e, anche se è un nuovo ruolo per lui, è una novità entusiasmante”.
“Il suo background da ingegnere? Il tempo ci dirà se sarà un vantaggio o meno. Non posso dire adesso, dopo due settimane senza nemmeno una gara, che improvvisamente tutto sia diverso o migliore, ma stiamo cercando di migliorare. Ci stiamo lavorando. Certo la mia prima impressione è stata positiva, Laurent mi piace. È un ragazzo molto simpatico e, prima di tutto, è molto intelligente. Ha lavorato in diversi settori della F1 e penso che questo possa essere utile” ha concluso Max Verstappen.