La sindaca di Città del Messico, Clara Brugada, ha detto che sono state arrestate 13 persone accusate di essere coinvolte nell’omicidio di Ximena Guzmán e José Muñoz, due suoi stretti e importanti collaboratori. Guzmán e Muñoz erano stati uccisi il 20 maggio nella capitale: per le sue modalità, e per il fatto che a Città del Messico eventi di questo tipo sono rari, l’omicidio aveva spaventato la politica messicana. Brugada ha detto che tre degli arrestati sono ritenuti gli esecutori materiali, e che gli altri hanno collaborato all’organizzazione.
A maggio la polizia aveva ipotizzato che fossero coinvolte quattro persone. Il doppio omicidio aveva colpito per le sue circostanze: in Messico gli omicidi politici commessi dal narcotraffico – a cui sono stati attribuiti anche quelli di Guzmán e Muñoz – solitamente colpiscono i leader oppure i capi della polizia e i responsabili della sicurezza pubblica, mentre nessuno dei due uccisi aveva un ruolo rilevante nel contrasto alla criminalità organizzata. Guzmán era la segretaria personale di Brugada, Muñoz un consigliere che si occupava di questioni amministrative. In Messico il ruolo di sindaco della capitale è il secondo più potente dietro a quello di presidente del paese.
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