Ascolta la versione audio dell’articolo

Xiaomi ha chiuso il secondo trimestre 2025 con risultati che confermano la trasformazione da produttore di smartphone a conglomerato tecnologico diversificato. I ricavi sono saliti del 30,5% anno su anno a 16 miliardi di dollari, il quinto trimestre consecutivo di crescita a doppia cifra. L’utile netto rettificato è volato del 75% a 1,5 miliardi di dollari, mentre quello riportato è più che raddoppiato a 1,6 miliardi. La redditività è sostenuta da un margine lordo al 22,5%, in miglioramento di due punti.

Smartphone: pressione competitiva ma strategia premium

Il core business degli smartphone mantiene il peso maggiore ma non è più l’unico motore. I ricavi della divisione sono scesi del 2,1% a 6,3 miliardi di dollari, con spedizioni stabili a 42,4 milioni di unità. La pressione competitiva in Cina e India si fa sentire, mentre in Europa – dove Xiaomi è seconda con il 23,4% di quota – e nel Sud-Est asiatico la performance resta robusta. La strategia di premiumization sembra vincente: in Cina i modelli sopra i 400 dollari rappresentano il 27,6% delle vendite, contro il 22% dell’anno scorso.

Un ruolo di primo piano tocca al chip proprietario XRing O1, lanciato a maggio: un processore a 10 core su tecnologia 3nm che nei benchmark eguaglia l’A18 Pro di Apple e lo supera in alcuni test. Con un team di 1.000 persone guidato da un ex dirigente Qualcomm, Xiaomi punta all’indipendenza dai fornitori esterni per controllare meglio l’integrazione hardware-software nell’ecosistema

IoT e lifestyle da record

La maggiore sorpresa nei conti del trimestre è arrivata dal segmento IoT e prodotti lifestyle, che ha toccato il record di 5,3 miliardi di dollari (+45%). Trainano gli elettrodomestici smart – condizionatori (+60%), frigoriferi (+25%), lavatrici (+45%) – e i tablet (+42%), con Xiaomi ormai quinto player globale. Anche i dispositivi indossabili e i nuovi occhiali AI confermano la capacità del gruppo di presidiare l’ecosistema “Human x Car x Home”.

Scopri di piùScopri di più

Veicoli elettrici: la vera rivoluzione

La voce più dinamica, però, è quella dei veicoli elettrici e delle nuove iniziative AI: 2,9 miliardi di dollari (+234%),, pari a un quinto dei ricavi totali. Le consegne hanno raggiunto 81.300 unità (+198%), con la YU7, suv premium lanciato a giugno, che ha registrato 240mila ordini in 18 ore. Le perdite operative si sono ridotte a 41 milioni di dollari, con margini lordi saliti al 26,4%. Secondo Daiwa, il break-even potrebbe arrivare entro fine 2025.