Fabio Quartararo sta cercando di salvare il salvabile in una annata da incubo che sta affrontando in sella alla sua Yamaha M1.
La stagione di MotoGP 2025 ha vissuto solo qualche lampo per il francese, che il più delle volte si ritrova a combattere nella parte bassa della classifica con una moto tutt’altro che competitiva.
Al Balaton Park si parte praticamente tutti da zero, essendo un tracciato nuovissimo in calendario, ma le scorie del GP d’Austria disputato domenica scorsa sono state dure da mettersi alle spalle, come ha spiegato nel giovedì di interviste in Ungheria.
“Dobbiamo dimenticare quello che è accaduto in Austria, specialmente io perché è stato veramente assurdo e non voglio che accada di nuovo. Gli ingegneri, invece, spero che non lo dimentichino e trovino risposte per tutti noi e il risultato, alla fine, può essere buono per capire e crescere”, ha detto Quartararo.
“Eravamo nelle ultime posizioni e quelli davanti a noi hanno chiuso con 7″ di vantaggio, dunque mi auguro che abbiano capito quanto difficile sia la nostra moto da guidare, oltre a quanto duramente dobbiamo lavorare per tornare davanti, da qui a fine stagione”.
“Voglio migliorare e, soprattutto, capire come funziona la moto perché, al momento, non ci è ben chiaro come reagisce. Non siamo in grado di comprendere cosa serve, ci manca sicuramente potenza, ma in Austria non siamo stati in grado di sfruttare neanche quel poco che abbiamo a disposizione. Oltretutto abbiamo dovuto ridurla per evitare che la moto sbandasse, non mi era mai successo. Qui spero, almeno, di divertirmi un po’, perché in Austria è stato un vero incubo”.
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images
Fra le varie soluzioni che stanno pensando alla Casa dei tre diapason, ci sarebbe anche l’introduzione del nuovo motore V4, provato dai collaudatori nei test di Misano prima dell’estate ed in corso di sviluppo.
Il lavoro è certamente ancora in fase di analisi e valutazioni, ma a questo punto un’idea potrebbe anche essere metterlo alla prova nel test collettivo del lunedì dopo GP di San Marino previsto a settembre, potendo fare comparazioni utili a capire meglio la situazione, al limite del catastrofico per quanto visto al Red Bull Ring.
“Avrei certamente voluto provare il V4 prima di Misano, ma penso ci siano stati ritardi nello sviluppo della moto, probabilmente non hanno ritenuto che fosse pronta per me per salirci sopra. Ad ogni modo, non decido io queste cose, ma senz’altro avrei voluto provarlo prima”, prosegue ‘El Diablo’.
“Correrci già quest’anno? Dipende dai pro e i contro. Sicuramente c’è bisogno di un cambiamento e potrebbe essere utile anche a capire lo stato della nostra moto. Diciamo che se dovessi provarlo a Misano e ritrovarmi a meno di mezzo secondo dal mio tempo sul giro, sarebbe già un buon passo avanti. Ma ci serve tanto altro, d’altra parte la potenza massima non è poi così importante, in generale”.
“Per me lo sarebbe, in realtà; vedete quanto è difficile sorpassare ora in MotoGP oggi se non hai il motore per preparare i sorpassi ed effettuarli. Quindi, anche se la moto è veloce, ho bisogno che sia in grado di combattere in gara. E se non ho la potenza massima, non è possibile provarci”.
“Le persone che lavorano sul V4 non credo siano completamente diverse da quelle che operano sulla M1, ma qualcuno sì”.
Leggi anche:
In questo articolo
Diventa il primo a sapere le novità e iscriviti per ricevere notizie in tempo reale via e-mail su questi temi
Iscriviti agli avvisi di notizie