Un uomo di 55 anni, Sebastiano D’Amico di Belmonte Mezzagno, è stato trovato morto nelle campagne tra Belmonte e Santa Cristina Gela, nel Palermitano, giovedì 21 agosto. Il ritrovamento è avvenuto nel primo pomeriggio, durante le operazioni di spegnimento di un incendio divampato in contrada Pianetto, vicino a un costone roccioso.

Trovato cadavere a Santa Cristina Gela

Secondo una prima ricostruzione riportata da LaPresse, la vittima sarebbe rimasta intrappolata tra le fiamme e non sarebbe riuscita a mettersi in salvo.

I vigili del fuoco, dopo aver localizzato il corpo, hanno immediatamente allertato i carabinieri e il magistrato di turno.

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Un uomo è stato trovato carbonizzato a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo

Sul posto è stato richiesto anche l’intervento del medico legale per i primi accertamenti.

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I vigili del fuoco, intervenuti dopo alcune segnalazioni alla centrale operativa, erano impegnati a circoscrivere le fiamme quando hanno notato, a poche decine di metri dalla strada provinciale 38, il corpo senza vita dell’uomo con evidenti ustioni in diverse parti del corpo.

Il racconto dei familiari

Secondo quanto riportato da Palermo Today, D’Amico si era allontanato da casa per effettuare alcuni lavori in un’area agricola.

Già in mattinata i familiari avevano segnalato ai carabinieri di Santa Cristina Gela di non riuscire a contattarlo.

Quando i vigili del fuoco hanno individuato il cadavere, hanno avvisato i militari della compagnia di Misilmeri che hanno inviato sul posto una pattuglia, insieme al medico legale incaricato di una prima ispezione.

Il corpo si presentava parzialmente carbonizzato, con bruciature in più punti, ed era riverso in un tratto di terreno adiacente al rogo.

Le indagini

La Procura ha aperto un fascicolo e affidato ai carabinieri le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti.

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Gli investigatori vogliono accertare se si sia trattato di un tragico incidente, forse legato a un malore che avrebbe impedito all’uomo di mettersi in salvo, o se vi siano altre cause dietro la morte.

In attesa degli esiti definitivi dell’esame medico-legale, l’area dell’incendio resta sotto sequestro per consentire i rilievi tecnici.

L’incendio ha richiesto ore di lavoro da parte delle squadre antincendio, impegnate nel contenimento delle fiamme in attesa di valutare l’impiego di canadair o elicotteri.

La presenza del corpo ha cambiato radicalmente lo scenario, trasformando l’intervento di routine in un caso giudiziario.

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