BRINDISI – Dopo la presentazione del libro e la cena in pizzeria, l’amarissima sorpresa. La Fiat Panda con cui stavano girando l’Italia per dare voce al dolore della popolazione di Gaza e supportare Emergency, era sparita. In largo San Paolo, nel cuore di Brindisi, è stata rubata la macchina utilizzata da Antonio Bocchinfuso e Leonardo Tosti, due 23enne impegnati nella promozione del libro “Il loro grido è la mia voce, poesie da Gaza” (Fazi editore).
Si tratta di una raccolta di poesie di autori palestinesi, scritte negli ultimi due anni, a partire dall’operazione militare lanciata dallo Stato di Israele, nella Striscia di Gaza. I proventi delle vendite saranno devoluti all’organizzazione umanitaria, attiva in Medio Oriente. L’opera è stata presentata ieri sera (mercoledì 23 luglio), presso l’ex convento delle Scuole Pie, in via Santa Chiara, nell’ambito di un evento organizzato da Emergency e dalla libreria Feltrinelli di Brindisi.
L’incontro con il pubblico si è concluso intorno alle ore 22.30. Poi i ragazzi, accompagnati da un referente di Emergency, sono andati in una pizzeria, lì nelle vicinanze. Terminata la cena, si sono diretti verso largo San Paolo. Ma della Fiat Panda non c’era più traccia. All’interno del veicolo si trovavano vari oggetti personali di Leonardo e Antonio, oltre a numerose copie del libro. I malcapitati sono stati accompagnati a Ostuni, dove erano ospitati. Stamattina hanno sporto denuncia alle forze dell’ordine. Poi hanno noleggiato un’auto per raggiungere la Calabria, dove sono in programma altre presentazioni.
Il gruppo provinciale “Emergency” di Brindisi lancia un appello ai ladri: “Che restituiscano almeno gli oggetti personali che erano all’interno della vettura”. “Certamente – si legge nel posto pubblicato sul profilo Facebook dell’organizzazione – sarebbe ancora più onorevole e rispettoso per l’impegno e la passione di questi giovani e soprattutto per riscattare questa pessima pubblicità per la città di brindisi se chi ha compiuto questo gesto tornasse sui suoi passi e facesse ritrovare l’auto”.
Le scuse del sindaco Marchionna e l’appello alla città
Anche il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, rivolge un appello all’opinione pubblica di Brindisi, invitandola a non voltarsi dall’altra parte. “E certamente non lo fa questa amministrazione comunale – afferma il primo cittadino – che a nome mio personale e quale interprete di un sentimento comune della quasi totalità dei brindisini, chiede innanzi tutto scusa a Leonardo e ad Antonio”.
“Non è mai scontato – dichiara Marchionna – affermare i sentimenti del proprio rammarico e chiedere scusa per fatti dei quali non si è direttamente responsabili, ma oggettivamente coinvolti in quanto guide di una comunità e non è scontato, nel contempo, sollecitare interventi perché, anche a distanza di tempo, ci possa essere un lieto fine e quindi un epilogo diverso di questa vicenda. A noi preme sottolineare, tuttavia, che quella che i due giovanissimi hanno purtroppo sperimentato, non è la Brindisi che tutti insieme e fra non poche difficoltà ci si sforza di creare”.
“Con sincera ammirazione per il loro rialzarsi subito e proseguire il tour verso Riace, dunque – conclude il sindaco – li invitiamo a tornare a Brindisi, non solo per raccontarci del loro impegno e degli esiti che esso sta determinando, ma auspicando anche che venga loro restituito il maltolto”.
Articolo aggiornato alle ore 14.03 (l’appello del sindaco)
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