Bruxelles sospetta che Kkr abbia fornito informazioni «scorrette o fuorvianti» per ottenere il via libera all’operazione. Sotto la lente gli accordi a lungo termine con Fastweb e Iliad. Rischio multa o revoca dell’autorizzazione
La Commissione Ue ha aperto un’indagine sulla vendita della rete Tim a Kkr per 22 miliardi di euro. Bruxelles sospetta che il fondo americano abbia fornito informazioni «scorrette o fuorvianti» per ottenere il via libera all’operazione che ha dato vita alla società della rete Fibercop. La lente dell’autorità europea si è in particolare posata sugli accordi a lungo termine stretti da Fibercop con operatori come Fastweb e Iliad. Kkr si era impegnata a mantenerli inalterati e ora la Commissione Ue intende accertare se il fondo abbia mantenuto questa promessa o meno.
Le parole della vicepresidente Ribera
«Le nostre norme in materia di controllo delle fusioni e acquisizioni impongono alle parti di comunicare alla Commissione informazioni complete e accurate in sede di valutazione dell’operazione», ha sottolineato Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione Ue con delega ance alla concorrenza. «Prendiamo molto seriamente qualsiasi violazione di questo obbligo», ha precisato, aggiungendo che «la Commissione ha raccolto elementi sufficienti per avviare un’indagine formale volta a determinare se Kkr abbia rispettato tale obbligo».
Le conseguenze in caso di violazione
Qualora l’indagine dovesse accertare che Kkr non ha fornito informazioni veritiere o complete, le conseguenze potrebbero esser rilevanti. Bruxelles potrebbe imporre sanzioni al fondo americano e, in caso estremo, anche revocare l’autorizzazione incondizionata concessa all’operazione. Sull’affare, peraltro, pende ancora in sede italiana un procedimento dell’Antitrust che sta valutando se l’intesa fra Fibercop e Tim sulla rete – il cosiddette Master Service Agreement – rispetti la concorrenza. La decisione è attesa entro la fine dell’anno.
La replica di Kkr
Non si è fatta attendere la replica di Kkr alla Commissione Ue. «Prendiamo molto seriamente la nostra responsabilità nei confronti di coloro che serviamo, della Commissione Europea e delle autorità di regolamentazione italiane», ha fatto sapere il fondo americano. «Nell’ambito della procedura di autorizzazione dell’operazione, abbiamo collaborato in buona fede con la Commissione Europea fornendo informazioni specifiche e accurate, e FiberCop continua a rispettare gli impegni presi con i clienti e la regolamentazione economica stabilita da Agcom, l’autorità indipendente per le comunicazioni in Italia. Kkr collaborerà pienamente con la Commissione per affrontare qualsiasi preoccupazione e lavorare a una piena risoluzione della questione».
24 luglio 2025 ( modifica il 24 luglio 2025 | 18:15)
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