Il Gran Premio d’Austria è stato l’ennesimo capitolo deludente nel 2025 fin qui da dimenticare di Pecco Bagnaia. Dopo aver chiuso ottavo, crollando nella seconda parte di gara, il ducatista era visibilmente e giustamente nervoso e si è presentato alle interviste di rito a caldo, senza aver sbollito. In questa situazione, si è fatto scappare ai microfoni di DAZN una frase che ha finito inevitabilmente per far discutere parecchio: “Spero che la Ducati mi dia delle spiegazioni, perché sto perdendo la pazienza”.
Da qui si è iniziato a parlare di crisi tra il piemontese e la Casa di Borgo Panigale, anche se da tutto il management della Rossa sono arrivate immediatamente delle rassicurazioni sul fatto che alle porte di Bologna credono ancora tutti in Pecco. Oggi, al suo arrivo al Balaton Park, il diretto interessato è tornato sulle sue dichiarazioni e ha ammesso di aver commesso un errore domenica scorsa e che forse a volte è troppo schietto nelle sue dichiarazioni
“Si è parlato di me nel modo più sbagliato possibile, ma alla fine quando hai un weekend difficile, soprattutto dopo una gara disastrosa come quella in Austria, vai a fare le interviste a caldo e parli con 20 televisioni, con 20 giornalisti, che ti chiedono qual è il tuo problema e ti viene ancora più nervoso”, ha detto Bagnaia.
“Sono sempre stato una persona schietta, trasparente: purtroppo in certe situazioni è un bene ed in altre è un male. Diciamo che in questa situazione non è mai un bene. E’ stato un errore mio, ma in generale penso che siamo in una situazione difficile. Il team sta facendo il massimo per aiutarmi, tutto il team. Sono anche loro in difficoltà, perché provano a fare il massimo, ma non riusciamo ad ottenere quello che vorremmo”, ha aggiunto.
Le dichiarazioni di domenica non hanno intaccato in alcun modo i rapporti con Ducati, come avevano già sottolineato anche Gigi Dall’Igna e Davide Tardozzi, che erano stati molto comprensivi, sapendo il momento difficile che sta vivendo Bagnaia.
“Non c’è mai stato nessun problema con la squadra. E’ sempre molto di più quello che si dice fuori, perché fa figo parlare di cose di cui non si sa. Però alla fine rimangono fuori, quindi non ci toccano. Penso di essere rispettato abbastanza dalla Ducati, dai giornalisti e dalle televisioni. Questo è quello di cui ho bisogno, il resto per me non conta”.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Foto di: Gold and Goose Photography / LAT Images / via Getty Images
A partire da domenica sera si è vociferato anche molto sulla possibilità di vedere il tre volte iridato lontano dalla Ducati nel 2027 (il suo contratto scadrà a fine 2026, ndr), iniziando anche ad ipotizzare i possibili successori. Pecco però ha ribadito che al momento i suoi pensieri sono tutti rivolti solo a tornare al suo livello in sella alla Desmosedici GP.
“Onestamente, è un qualcosa a cui non sto pensando. Se potrò rimanere, rimarrò. Se non sarà possibile, proverò ad andare da qualche altra parte, ma la mia priorità è vincere di nuovo con la mia moto e la mia squadra. Non ho mai pensato a cambiare e penso che nessuno lo abbia fatto”.
Intanto, per provare a ritrovare la strada giusta, questo fine settimana nel suo box proveranno a fare un lavoro leggermente differente: “Stiamo provando a trovare un modo per capire meglio le cose. Da questo weekend, ho chiesto alla squadra di analizzare tre gare dell’anno scorso nelle quali abbiamo fatto la differenza – Assen, Mugello e Austria – e proveremo a trovare le ragioni del perché non riesco a sfruttare il potenziale come ho sempre fatto”.
L’incognita però è il nuovo circuito ungherese, che in realtà lo è un po’ meno per i ducatisti, che due settimane fa hanno avuto modo di fare un test in sella alle Panigale V4 per scoprirne almeno le caratteristiche. L’italiano non si è nascosto, ammettendo che è stato un vantaggio importante.
“Si spingeva tutti per fare i tempi. C’è chi è cascato due volte e chi si è preso gli ‘spaghetti’ (sui social è circolato un video di un rischio notevole di Pecco, ndr). E’ stato un vantaggio enorme aver avuto la possibilità di girare qua dentro. Non è stato facile organizzarlo per Ducati, ma è un vantaggio che ci porteremo dietro nella FP1, perché sappiamo già dove gira la pista”.
In ogni caso, non sembra essere un grande fan della nuova aggiunta al calendario: “Questa pista è bella dalla curva 4 alla curva 8, ma è estremamente piccola, forse la più piccola del mondo, e bisognerà adattarsi. Quando arrivi in un circuito nuovo, bisogna girare tanto, toccare il meno possibile la moto ed adattarsi alla situazione”.
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