Il quartiere Al Barari a Dubai è un’opera eccezionale che si sviluppa su oltre 1,5 milioni di metri quadrati, concepito come un’integrazione tra edilizia di lusso e natura rigogliosa. Il progetto si compone di ville immerse nel verde, canali, sentieri, un ristorante botanico, spa, centri fitness e perfino una grande serra — una cornice di “lusso ecologico” in cui l’appartamento progettato da Bone Studio trova la sua collocazione ideale, immergendosi del tutto nel paesaggio circostante. Quest’abitazione di 150 metri quadrati – inizialmente un’unità con una sola camera da letto – è diventato un rifugio sensoriale. L’obiettivo era creare un dialogo forte tra interno ed esterno, un’estensione dell’ambiente naturale. Nelle intenzioni dei progettisti, lo stile unisce “influenze mid‑century e sensibilità contemporanea”, ponendo l’accento su materiali naturali, superfici materiche e toni coordinati nei tessuti e nei tendaggi.

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

La ristrutturazione ha introdotto con eleganza una seconda camera da letto, una master suite e due bagni, mantenendo la sensazione di ampiezza e continuità. La mossa architettonica più significativa è stata la creazione di una circolazione interna lievemente sopraelevata, una sorta di “spina dorsale” che collega ingresso e zona notte, definendo con delicatezza le aree funzionali senza isolamenti visivi e offrendo scorci continui verso il verde. Al centro della residenza troviamo la cucina, concepita non come spazio di servizio, ma come cuore sociale e strutturale della casa. Un mobile artigianale su misura, realizzato da Bespoke Joinerye Phoenix Interior Group, combina stoccaggio, esibizione e separazione leggera tra living e dining. Una tenda lilla scorrevole arricchisce la scenografia cromatica, conferendo leggerezza ed elasticità d’uso.

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

Il trattamento dei materiali definisce l’identità sensoriale del progetto: stucco a base di calce riveste pareti e soffitti con calore e morbidezza acustica, piastrelle verdi artigianali portano profondità e riflessi, mentre tende Kvadrat nei toni corallo, verde e lilla scandiscono un ritmo visivo e stimolano emozioni tattili . I pavimenti alternano legno di noce e sughero, quest’ultimo esteso anche alle camere per aumentare comfort e isolamento. Nei bagni, Bone introduce dettagli scultorei: una struttura doccia-vasca in acciaio inox si abbina a pietra portoghese, creando un contrasto tra superfici fredde e calde. La combinazione rompe l’orizzontalità degli spazi, accentuando ritmo materico e intensità sensoriale.

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

appartamento luminoso di 150 metri quadratipinterest

oculis project

www.bone.studio

Lettermark

Stefano Annovazzi Lodi è un contributor freelance che per Elledecor si occupa principalmente di design e progetti culturali.  Pare che da anni si stia dedicando a un romanzo con cui vincerà il Nobel, nel frattempo ripassa il discorso di accettazione e lavora come story editor per una casa di produzione di Roma.