Il quartiere Al Barari a Dubai è un’opera eccezionale che si sviluppa su oltre 1,5 milioni di metri quadrati, concepito come un’integrazione tra edilizia di lusso e natura rigogliosa. Il progetto si compone di ville immerse nel verde, canali, sentieri, un ristorante botanico, spa, centri fitness e perfino una grande serra — una cornice di “lusso ecologico” in cui l’appartamento progettato da Bone Studio trova la sua collocazione ideale, immergendosi del tutto nel paesaggio circostante. Quest’abitazione di 150 metri quadrati – inizialmente un’unità con una sola camera da letto – è diventato un rifugio sensoriale. L’obiettivo era creare un dialogo forte tra interno ed esterno, un’estensione dell’ambiente naturale. Nelle intenzioni dei progettisti, lo stile unisce “influenze mid‑century e sensibilità contemporanea”, ponendo l’accento su materiali naturali, superfici materiche e toni coordinati nei tessuti e nei tendaggi.
oculis project
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La ristrutturazione ha introdotto con eleganza una seconda camera da letto, una master suite e due bagni, mantenendo la sensazione di ampiezza e continuità. La mossa architettonica più significativa è stata la creazione di una circolazione interna lievemente sopraelevata, una sorta di “spina dorsale” che collega ingresso e zona notte, definendo con delicatezza le aree funzionali senza isolamenti visivi e offrendo scorci continui verso il verde. Al centro della residenza troviamo la cucina, concepita non come spazio di servizio, ma come cuore sociale e strutturale della casa. Un mobile artigianale su misura, realizzato da Bespoke Joinerye Phoenix Interior Group, combina stoccaggio, esibizione e separazione leggera tra living e dining. Una tenda lilla scorrevole arricchisce la scenografia cromatica, conferendo leggerezza ed elasticità d’uso.
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Il trattamento dei materiali definisce l’identità sensoriale del progetto: stucco a base di calce riveste pareti e soffitti con calore e morbidezza acustica, piastrelle verdi artigianali portano profondità e riflessi, mentre tende Kvadrat nei toni corallo, verde e lilla scandiscono un ritmo visivo e stimolano emozioni tattili . I pavimenti alternano legno di noce e sughero, quest’ultimo esteso anche alle camere per aumentare comfort e isolamento. Nei bagni, Bone introduce dettagli scultorei: una struttura doccia-vasca in acciaio inox si abbina a pietra portoghese, creando un contrasto tra superfici fredde e calde. La combinazione rompe l’orizzontalità degli spazi, accentuando ritmo materico e intensità sensoriale.
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Stefano Annovazzi Lodi è un contributor freelance che per Elledecor si occupa principalmente di design e progetti culturali. Pare che da anni si stia dedicando a un romanzo con cui vincerà il Nobel, nel frattempo ripassa il discorso di accettazione e lavora come story editor per una casa di produzione di Roma.