Nuovi guai per gli ultras della Roma appartenenti al ‘Gruppo Quadraro’. Nella mattinata di oggi, infatti, la polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare a carico di due membri del gruppo di tifosi giallorossi già finiti al centro dell’indagini per un copioso giro di droga tra i bagni dello stadio Olimpico. Gli investigatori, infatti, hanno contestato altri 30 episodi di spaccio all’interno dell’impianto. Una notizia che arriva a pochi giorni dall’inizio del campionato di Serie A.

Altri guai per ‘Ciccillo’
 

Un giro di droga attivo durante le partite casalinghe della A.S. Roma, nel corso delle quali il gruppo riforniva di cocaina la vasta clientela, che accorreva allo stadio per assistere alle partite di calcio e approfittava dei pusher per acquistare dosi di droga. Un provvedimento che, come detto, segue l’operazione che aveva già coinvolto il gruppo ultras lo scorso aprile quando la squadra mobile e la digos della Questura avevano indagato 6 esponenti del tifo organizzato. Tre di loro finirono in carcere.

Tra questi c’era Giampiero Antonelli, 43enne detto ‘Ciccillo’, e considerato braccio destro del capo del gruppo ultras, ossia Girolamo ‘Cillo’ Finizio (solo sfiorato dall’indagine ndr). Oggi per Antonelli è arrivato un aggravamento della sua posizione. La squadra mobile e la procura di Roma, infatti, gli contestano altri 30 episodi di spaccio in occasione di più partite della Roma. Compravendite di droga avvenute all’altezza degli ingressi 20 e 21. Antonelli, già in carcere ad aprile, ha ricevuto dunque un’altra notifica.

“Roma non perdona, al bagno c’è la coca buona”. Tutti i nomi dei pusher ultras e come si spaccia in curva sudIl complice

A finire nei guai anche Roberto De Santis, 60 anni. L’ultras avrebbe partecipato all’associazione coordinata da ‘Ciccillo’ Antonelli “presidiando fisicamente i bagni così da riaffermare il controllo della piazza di spaccio da parte del ‘Gruppo Quadraro’ e comunque al fine di assicurare protezione ai pusher, nonché occupandosi, unitamente all’Antonelli, del recupero del denaro provento delle attività di spaccio”, secondo gli investigatori. 

Per lui è stato disposto l’obbligo di presentazione agli uffici di polizia giudiziaria. Il suo nome compariva già nelle carte d’indagine del procedimento dello scorso aprile. Ai due vengono mosse dunque “altre contestazioni, che seguono e si sommano alle ipotesi di reato già loro contestate”, ha spiegato la questura di Roma.

Gli arresti per spaccio e la molotov contro il gruppo ultras. L’ombra della camorra dentro la curva Sud della RomaIl primo filone

Nel primo filone investigativo, quello dello scorso aprile, erano emersi presunti collegamenti anche con alcuni esponenti della criminalità organizzata. Nelle carte emergevano quasi 400 cessioni di cocaina documentate nei bagni del settore caldo del tifo della Roma, quello della curva sud dello stadio Olimpico. 

All’altezza degli ingressi 20 e 21, nell’immediata vicinanza del muretto della curva stabilmente occupato dai componenti del ‘Gruppo Quadraro’, durante le partite di Serie A e dell’Europa League era stata allestita una piazza di spaccio. Dopo quell’indagine la sede del gruppo fu scenario del lancio di una molotov.