Su Siebert

“È arrivato oggi, è difficile valutarlo per la partita di domani. Stiamo aspettando il tesseramento definitivo, per questo i convocati li daremo successivamente. È a disposizione, ha struttura veloce ma viene da un altro campionato e dovrà acquisire le nostre direttive. Per il resto è un giocatore scelto accuratamente, voi magari lo avete saputo alla fine ma lo seguivamo da tempo. È una scelta coordinate con i direttori”.

Sul Genoa

“Noi abbiamo iniziato a fare sul serio da un po’, se avessimo preso sotto gamba la Coppa Italia mi avreste dato del superficiale. Io credo che la squadra debba essere seria e attenta, a partire dall’allenamento. È lì che capisci come affrontare una partita e uno stadio che sarà ostico come quello di Genova. Sappiamo che squadra affrontiamo, ha modificato il modo di costruire in zona medio-alta, ha ottimi interpreti e anche ottimi sostituti. Servirà un grande spirito battagliero”.

Sul mercato

“Io credo che abbiamo le idee chiare, è una cosa importante e dobbiamo lavorare insieme alla società. Stiamo condividendo ogni tipo di scelta. Se devo rispondere come facciamo tutti, le dico che vorremmo che il mercato chiudesse prima. Ma è una chiacchiera che muore lì, lo sento dire da tutti: allenatori, direttori, calciatori. Alla fine non è mai cambiata questa cosa, quello che importa è non dare alibi: cercherò di fare entrare in campo i migliori sedici a mia disposizione. Non dobbiamo pensare a cosa manca e cosa mancherà”.

Su Camarda e le cessioni

“Spesso capita che, quando vinci le partite, ti dicono che indovini i cambi. A volte fai anche grandi prestazioni, i cambi non incidono e non fai risultato. I cambi possono modificare una squadra: due-tre dubbi ce li ho, ma sono contento di averli perché vuol dire che qualcuno mi ha messo in difficoltà più del dovuto. Se posso dire gli unici due dubbi che non ho: la linea difensiva dei due centrali la sapete, anche in considerazione del fatto che Siebert sia arrivato solo oggi. Davanti giocherà sicuramente Camarda”.

Sull’alternativa a Camarda

“Mi dovrò scervellare, dovrei mettere una sorta di falso nove. Possono aiutarci Sottil, Banda o un centrocampista più offensivo: può essere una soluzione di emergenza, magari scopro un attaccante vero come è successo al Napoli con Mertens. A volte certe sfortune diventano fortune”.

Sul centrocampo

“Il concetto di imballato è un vostro pensiero, pian piano stanno migliorando e qualcuno può sbocciare. In mezzo al campo ho più soluzioni e potreste aspettarvi qualche sorpresa. Lì in mezzo ho dei dubbi, però se mi parla di imballati le dico che io so che tipo di lavoro ha fatto la squadra a livello fisico. Se avessi voluto una squadra subito brillante, avrei tolto qualcosa nel prosieguo: l’idea è avere una continuità stagionale”.