Servirà almeno un successo nelle prossime due gare ad Assago per riportare la serie a Bologna. La prossima si gioca giovedì 5 giugno
Torna in parità la semifinale scudetto con la Virtus che cade malamente 66-85 in casa contro Milano in gara 2 e annulla il vantaggio ottenuto vincendo il primo incontro. Ora servirà almeno un successo nelle prossime due gare ad Assago per riportare la serie a Bologna ma per sperarci sarà necessaria una versione decisamente diversa dei bianconeri. Dopo la faccia tenace e grintosa del debutto, stavolta hanno prevalso distrazione e imprecisione sui due lati del campo: compagne di viaggio letali contro un avversario affamato di riscatto. Alcuni numeri fotografano con efficacia la debacle: l’Olimpia chiude con 10/28 al tiro da tre, la Virtus 2/12 e si sapeva di non poterli inseguire nel talento balistico. Se a questo si aggiungono 15 palle perse, Morgan a secco e Cordinier assente e Shengelia in versione normale, è quasi matematico incassare la peggiore sconfitta dell’anno che rischia di portare anche l’inerzia della serie dalla parte dei biancorossi.
Milano assale l’incontro con piglio più deciso rispetto a gara 1 cercando di trovare fiducia al tiro da lontano; Bologna replica dando l’assalto alla difesa lombarda per caricare di falli gli avversari. Il primo strappo premia la scelta degli ospiti che toccano il +8 poco dopo metà periodo e suggeriscono il timeout a Ivanovic. Dal minuto esce meglio l’Olimpia che sfiora il doppiaggio sul 12-23, spallata che nei minuti successivi scuote la Virtus permettendole di arrivare alla prima pausa in ritardo per 20-27. La panchina bolognese cerca idee e forze girando i suoi uomini ma non segna per tre minuti e nel secondo periodo finisce subito a -12. Ai primi canestri bianconeri fanno seguito alcune ingenuità e così gli avversari ritoccano ancora il massimo vantaggio fino al 24-40. Tocca a Diouf svegliare i suoi che firmano un break di 9-0, decisivo per restare in corsa ma non sufficiente per tornare a contatto: a metà gara il tabellone recita 35-44, senza bombe a bersaglio per la Virtus.
Clyburn sblocca i suoi all’alba della ripresa ma la difesa di Ivanovic continua ad arrancare soprattutto sul tiro dalla lunga distanza di Milano che vola a +16. Le Vu Nere si rifugiano nei viaggi in lunetta di Belinelli e Hackett per rialzare la testa, trovando anche una tripla di Cordinier che spalanca la strada per rientrare fino al -6, con quarto fallo di Mirotic che è un’altra ottima notizia per sperare. Nel momento di accelerare però ecco altri errori a frenare i bianconeri che arrivano all’ultima pausa sul 58-66. Milano è lucida nella gestione del tempo e del campo, a differenza della Virtus che suda tremendamente per cercare (senza successo) di bucare la retina: la doppia cifra di vantaggio degli ospiti sembra una sentenza inscalfibile quando si entra nei cinque minuti finali. Quando l’Olimpia tocca di nuovo il +16 scorrono ormai i titoli di coda senza che le Vu Nere riescano a dare mai un senso al loro ultimo periodo se non con un accenno di rissa nel finale. Giovedì si torna in campo a Milano per gara 3.
Virtus Segafredo Bologna-Ea7 Emporio Armani Milano 66-85
Parziali: 20-27; 35-44; 58-66
VIRTUS: Cordinier 6, Belinelli 9, Pajola 3, Clyburn 11, Taylor 2, Shengelia 7, Hackett 7, Morgan, Polonara 2, Diouf 14, Zizic, Akele 5. All: Ivanovic
MILANO: Mannion 11, Causeur 4, Bolmaro 5, Brooks 20, Leday 8, Ricci 2, Flaccadori, Diop 7, Shields 14, Mirotic 14. Ne: Tonut, Caruso. All: Messina
Arbitri: Rossi, Lo Guzzo, Borgioni
Tiri dal campo: Bo 22/50 (2/12 da tre), Mi 32/61 (10/28 da tre)
Tiri liberi: Bo 20/25, Mi 11/13
Rimbalzi: Bo 26, Mi 32
Assist: Bo 10, Mi 12
Marco Vigarani
2 giugno 2025
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