La sanità albese sta compiendo un passo importante verso la razionalizzazione dei costi e la concentrazione dei servizi. Da questa estate è attivo, al piano terra dell’area monumentale dell’ex ospedale San Lazzaro, il nuovo sportello multifunzione dell’Asl Cn2. Un punto unico di accoglienza che raccoglie in un solo luogo tutte le principali attività amministrative e sanitarie, semplificando la vita agli utenti e riducendo i costi per l’azienda sanitaria. Con questa operazione, l’Asl inizia di fatto il graduale abbandono dei locali dell’ex convitto di via Vida, che saranno lasciati definitivamente entro l’estate 2027.

La decisione è stata formalizzata con la disdetta del contratto di affitto – oltre un milione di euro all’anno per circa ottomila metri quadrati – che l’Asl aveva in sublocazione dalla Convim Srl, legata al gruppo Barberis. Una scelta che rientra negli indirizzi regionali per tagliare gli affitti passivi e riportare i servizi in spazi di proprietà.

Il nuovo sportello multifunzione della Casa di Comunità accentra attività finora distribuite tra via Vida e l’ingresso dell’ospedale: i cittadini qui ora possono prenotare visite ed esami, effettuare accettazioni ambulatoriali, pagare ticket, ritirare referti, iscriversi al Servizio sanitario nazionale, scegliere o revocare medico e pediatra, presentare pratiche di esenzione e richieste di ausili. Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 17. Restano attivi i canali digitali: CUP Regionale (800.000.500), Fascicolo sanitario elettronico e app regionale.

Il trasferimento del Cup non è casuale: era stato collocato negli ultimi anni nei locali dell’ex palestra del convitto, mentre in origine si trovava al piano terra del San Lazzaro. Con il ritorno nell’area monumentale, si avvia un processo che porterà a concentrare qui molti servizi, in attesa della trasformazione dell’ex ospedale nella nuova Casa della Comunità. Il piano regionale di edilizia sanitaria prevede infatti per Alba un investimento da oltre 20 milioni di euro, finanziato ex art. 20 della legge 67/88. Il progetto di fattibilità include la demolizione parziale degli edifici più recenti lungo via Pietrino Belli, la costruzione di un nuovo fabbricato e la rifunzionalizzazione dell’area monumentale. La gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori sarà indetta in autunno, dopo i necessari approfondimenti archeologici.

Il progetto rientra nel pacchetto complessivo da 55 milioni di euro destinato all’Asl Cn2 per cinque Case di Comunità (Alba, Bra, Canale, Cortemilia e Santo Stefano Belbo), due Centrali operative territoriali e due Ospedali di Comunità. «Rafforzare l’edilizia territoriale significa costruire una Sanità più vicina ai cittadini e alleggerire il peso sugli ospedali – aveva sottolineato l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi -. Si tratta del più grande investimento in edilizia sanitaria dal dopoguerra». Mentre a Bra la gara per Casa e Ospedale di Comunità è già stata pubblicata (oltre 16 milioni l’importo a base), Alba si prepara al medesimo passaggio decisivo.