di
Alice D’Este
Venezia, il professionista si è sentito male all’improvviso sul set della quinta stagione. L’amico: «Aveva una grande ironia, era brillante e di talento»
Aveva vissuto a Venezia, Londra, New York e Roma, inseguendo il suo sogno e riuscendo a realizzarlo. Si occupava di cinema, teatro e scriveva fiabe per bambini. Era ironico e istrionico e un viaggiatore incallito. Diego Borella, 47 anni, è morto giovedì 21 agosto a Venezia, sua città natale, durante le riprese in laguna della quinta stagione della serie Netflix «Emily in Paris». Si è sentito male poco prima delle 19, mentre la produzione stava girando un episodio all’interno dell’hotel Danieli.
Il malore e i tentativi di rianimazione
Per la produzione di Netflix Borella ricopriva il ruolo di assistente alla regia. Appena si è accasciato al suolo, è stato soccorso dall’équipe sanitaria che segue costantemente la troupe, intervenuta subito anche con il defibrillatore e i farmaci necessari fino all’arrivo dei sanitari del Suem 118, sul posto in pochi minuti. «La nostra ambulanza è arrivata alle 18.42 – spiegano dall’Usl 2- i sanitari del 118 hanno proseguito a lungo i tentativi di rianimazione. Alla fine ogni sforzo si è rivelato inutile, e intorno alle 19.30 si è arrivati alla constatazione del decesso». Diego è morto sul set in cui lavorava. E proprio lì, poi, sono arrivati anche i carabinieri.
La reazione della troupe
Sconvolta la troupe che lo conosceva da molti anni che ha bloccato le riprese per tutta la giornata. Ma a Venezia la notizia ha colpito soprattutto gli abitanti e gli amici di sempre. «Di Diego conservo un bel ricordo, era un ragazzo bello, elegante, pieno di stile – dice Mattia Berto, attore e artista suo amico storico – l’ultima volta ci siamo visti a cena a Parigi con la sua e mia amica del cuore che ho sentito giovedì: era distrutta. Diego aveva una grande ironia, era brillante e di talento. La sua è una giovane vita spezzata per cui non ci sono molte parole. Solo una grande tristezza». «Ci dispiace a prendere di questa triste notizia – dice anche Simone Venturini, assessore al turismo- Sappiamo quanto fosse un professionista, apprezzato e stimato da tutti nel suo campo. A tutti i suoi colleghi e la sua famiglia arrivino le condoglianze del Comune di Venezia».
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22 agosto 2025
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